Roma-Napoli, Spalletti: “La partita della mia vita, non merito fischi”, Totti, do you remember?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Ottobre 2021 - 17:28 OLTRE 6 MESI FA
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Roma-Napoli, Spalletti torna all’Olimpico (Ansa)

Roma-Napoli, Spalletti: “La partita della mia vita”. Roma-Napoli non è una partita come un’altra tra rivalità dentro e soprattutto fuori dal campo, conti sospesi, obiettivi comuni.

Arriva il Napoli capolista, Roma ferita

Stavolta (domenica 24 ottobre, ore 18 DAZN) all’Olimpico il Napoli arriva con il vento in poppa, otto gare su otto vinte, primato in classifica, Osimhen centravanti che segna e finalmente fa sognare.

Roma abbacchiata e triste, facile che i tifosi le facciano scontare la figura addirittura oltraggiosa rimediata in Conference League, i sei gol con la squadretta norvegese l’ha strapazzata giovedì.

Ma la scena è tutta di Spalletti, una cicatrice ancora viva per i romanisti: Totti remember? Lui è tranquillo, fischi sente di non meritarli, nel caso pazienza, se ne farà una ragione. Tanto più se riuscirà a continuare l’esaltante serie positiva. Dall’altra Mourinho è già a un bivio, da una parte l’insegna fallimento si legge nitida

Roma-Napoli, Spalletti: “La partita della mia vita

“Sono tanti anni che faccio l’allenatore, ho capito che per essere felice e vivere bene il calcio servono piazze importanti, di umori forti.

Da questo punto di vista Roma-Napoli è la mia partita, della mia vita, ma non sarà mai una gara contro un nemico, ma tra due parti di me”.

Lo ha detto il tecnico del Napoli Luciano Spalletti alla vigilia della sfida contro i giallorossi che lui ha allenato dal 2005 al 2009 e dal 2016/17.

“Non c’è nessun passato – ha aggiunto Spalletti – da sconfiggere per me, ma una gara importantissima per il futuro del Napoli che dobbiamo provare a vincere. Ovviamente sarò tutto del Napoli, ma la Roma non sarà mai la mia nemica.

I fischi? Li ho già ricevuti ma non me li merito, so quanta passione e quanto amore, quanta ossessione ho dato alla Roma e per la Roma.

Se me li faranno a quella distanza si possono sopportare. E poi mi farò consolare dal ricordo degli applausi delle magnifiche partite vinte giocando un calcio spettacolare, ottenendo vittorie che hanno fatto la storia della Roma”.