Roma: per De Rossi stop di 3 turni, campionato finito

Pubblicato il 3 Maggio 2011 - 18:53 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Campionato finito. A Daniele De Rossi costa carissimo il cartellino rosso rimediato a Bari. Il giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, ha infatti squalificato il centrocampista della Roma per tre turni ''per aver colpito intenzionalmente un avversario (Bentivoglio, ndr) con una gomitata al volto''. La societa', prima di inoltrare ricorso alla Corte di giustizia federale, acquisira' le motivazioni che hanno indotto Tosel a fermare il giocatore e, contestualmente, anche il referto arbitrale (da cui non si attende nulla di buono, ndr) compilato dall'arbitro Russo al termine dell'incontro del San Nicola. Di certo, in assenza di sconti, sul campionato di De Rossi calerebbe anzitempo il sipario e al giocatore resterebbe solo semifinale di ritorno di Coppa Italia in casa dell'Inter il prossimo 11 maggio (ed eventualmente la finale allo stadio Olimpico, ndr). Inoltre, considerando la particolare situazione contrattuale in cui si trova il centrocampista di Ostia, in scadenza nel 2012, quella di Bari potrebbe alla fine rappresentare anche l'ultima presenza in Serie A con la maglia giallorossa. Per non perdere De Rossi a parametro zero, come gia' capitato quest'anno con Mexes, la nuova proprieta' statunitense della Roma dovra' presto fare una scelta: rinnovare il contratto al giocatore o cederlo nel corso del prossimo mercato estivo. A sciogliere al piu' presto questo nodo sara' Walter Sabatini che, non appena firmato il contratto da nuovo direttore sportivo del club, incontrera' De Rossi per un faccia a faccia decisivo che servira' a capire anche quanta sia ancora la voglia di 'Capitan Futuro' di ricevere il testimone da Francesco Totti. I tifosi anche oggi all'esterno del centro sportivo di Trigoria gli hanno testimoniato tutto il loro affetto con uno striscione inequivocabile: ''Danieli' Roma te ama sempre e comunque''. Quello di De Rossi con i cartellini rossi e i gesti violenti, pero', e' un rapporto che ormai va avanti dal 2004. Il 19 ottobre di sette anni fa, in una partita di Champions League a Leverkusen, fu espulso infatti per la prima volta dopo aver rifilato un calcione al polacco Krzynowek, e anche in quel caso arrivarono tre turni di stop dall'Uefa. Ben quattro furono invece le giornate di squalifica comminategli al Mondiale 2006, con indosso la maglia dell'Italia, dopo la gomitata al volto all'attaccante degli Stati Uniti, McBride. E sarebbero potute essere addirittura cinque, con conseguente addio alla finale di Berlino, senza la lettera di scuse inviata da De Rossi alla Fifa e la decisione della Federcalcio italiana di non fare ricorso. Nonostante quel precedente 'pesante', pero', il centrocampista anche quest'anno ha perso spesso il controllo e la calma tanto da finire sotto la lente d'ingrandimento in almeno tre occasioni: la prima il 5 dicembre a Verona contro il Chievo per una brutta entrata su Moscardelli (espulso), poi per il pugno a Chygrynskiy nella gara all'Olimpico contro lo Shakhtar Donetsk (sfuggito all'arbitro spagnolo Benquerena e perdonato dall'Uefa, ndr), infine con l'ennesima gomitata rifilata stavolta nella gara di ritorno di Champions al capitano Srna (e altre 3 giornate di squalifica). Sommando i cartellini ricevuti in carriera, quindi, De Rossi ha gia' toccato quota 10 rossi e 88 gialli, per un totale di 19 giornate di squalifica (che diventeranno 22 se saranno confermate anche le tre col Bari, ndr) in 249 presenze in serie A.