Roma, raid contro “ebrei” del Tottenham: ricostruzione della notte delle botte

Pubblicato il 23 Novembre 2012 - 11:31 OLTRE 6 MESI FA
Roma, raid contro “ebrei” del Tottenham (foto Ansa)

ROMA – La prima telefonata che parla del raid contro i tifosi del Tottenham arriva poco dopo l’1 del 22 novembre: “Venite, so’ laziali si stanno sgonfiando”. Fiorenza Sarzanini, sul Corriere della Sera, riporta le telefonate giunte alla Questura di Roma quella notte delle botte ai tifosi inglesi, etichettati come “ebrei”. Ebrei perché Tottenham è la squadra dei Jews, degli ebrei di Londra. Infatti, si scoprirà il giorno dopo, non erano solo tifosi laziali. C’era anche un romanista (almeno), fedi calcistiche separate, un ideale in comune: l’antisemitismo.

E’ finito con sette feriti, di cui uno grave, il raid ad un pub di Campo de’ Fiori nel centro di Roma. Nella serata di mercoledì 21 novembre, al Drunken Ship di Campo de’ Fiori, una cinquantina di persone sono entrate e hanno aggredito un gruppo di tifosi del Tottenham, presenti in vista della partita contro la Lazio di Europa League. Alcuni degli aggressori erano a volto coperto e sono riusciti a fuggire all’arrivo delle forze dell’ordine.

Ora 1.07

La telefonata che parte da un cameriere del Drunken Ship – come scrive Fiorenza Sarzanini – verso il centralino della questura arriva all’1.07 di giovedì: “Venite so’ laziali, si stanno gonfiando”. Pochi minuti dopo, quando cinque volanti arrivano a Campo de’ Fiori, la maggior parte degli aggressori è già scappata. Il gruppo è misto, laziali e romanisti insieme. E questa volta sembra che siano stati proprio i giallorossi a chiamare gli altri per avvisarli che c’erano degli inglesi dentro il locale.

Scrive la Sarzanini: Si chiama Francesco Ianari l’organizzatore dell’assalto ai supporter inglesi. Ianari, 27 anni e una storia di ultrà violento, fa il venditore ambulante al mercato di via Sannio, quartiere San Giovanni. Nel 2006 ha subito il Daspo quando, per festeggiare la vittoria dell’Italia sull’Ucraina ai Mondiali in Germania, aveva rovesciato la macchina dei carabinieri in servizio di vigilanza in via del Plebiscito assieme ad altri tifosi violenti. Ianari è stato fermato, giovedì notte, mentre era ancora fuori dal pub e, scorrendo le ultime chiamate del telefonino, hanno identificato il suo presunto complice Mauro Pinnelli. Operaio 26enne che vive all’Alberone.

Spiega ancora la giornalista del Corriere: Ianari, secondo le prime ipotesi investigative, nella giornata di mercoledì nota un gruppo di tifosi inglesi. Dopo aver avvertito un po’ di amici, fanno irruzione nel pub con mazze e bastoni, devastando il locale. Secondo alcuni testimoni, che avrebbero sentito urlare “ebrei di m….”, il raid sarebbe stato antisemita. Ma i teppisti, interrogati dai poliziotti della Digos, non avrebbero accettato di metterlo a verbale.

A Campo de’ Fiori c’erano giallorossi e biancocelesti, estremisti di sinistra con quelli di destra. I testimoni hanno fornito descrizioni piuttosto precise consentendo di indirizzare l’attenzione verso personaggi già conosciuti e schedati. I video girati dalle numerose telecamere che si trovano nella zona di Campo de’ Fiori possono fornire un aiuto per eventuali riscontri, ma difficilmente basteranno per identificare gli assalitori degli inglesi.