Roma, Ranieri avverte: “Occhio a volermi cambiare”

Pubblicato il 29 Ottobre 2010 - 18:42 OLTRE 6 MESI FA

Claudio Ranieri

Claudio Ranieri rompe il silenzio stampa. Alla vigilia della sfida con il Lecce il tecnico della Roma sfida i microfoni. ”Preferisco parlare, almeno mi sentite – esordisce -. Sapete che non ho mai avuto problemi a dire la mia, quello che penso”. E così fa, dicendo la sua verità. A cominciare dalle voci su un possibile, imminente, esonero. ”Dalla società percepisco fiducia illimitata. E occhio a chi spinge per mandare via Ranieri. Perché – avverte – dove sono andato ho fatto meglio di chi mi ha preceduto e quando sono andato via ho fatto meglio di chi è venuto dopo”.

Prima il nome di Claudio Lippi, poi quello di Leonardo. Sono i due tecnici che avrebbero potuto prenderne il posto. Ma Ranieri ha una sensazione che lo tranquillizza. ”Leonardo non tornerà in Italia”, dice sorridendo. Poi ci sono le note dolenti degli infortuni. In settimana ha dovuto registrare gli stop di Taddei e Pizarro. ”Questi infortuni muscolari non mi mettono in allarme. Avete visto chi era a Brunico e chi ha fatto la preparazione. Sono pochissimi di quelli che giocano. Borriello è arrivato ad inizio campionato. Pizarro non ha fatto la preparazione per il problema al ginocchio, in difesa sono tutti nazionali. Gli infortuni sono dovuti anche a questioni croniche di alcuni giocatori e noi dobbiamo convivere con tutto questo”.

E domani contro il Lecce dovra’ reinserire De Rossi appena recuperato, visto il ko di Pizarro: ”So che lui mi darà tutto – dice sicuro l’allenatore – e poi a lui piace giocare nel ruolo di Pizarro. Non posso inserire Simplicio perché è nuovo, ottimo giocatore ma che non mi sembra giusto inserirlo ora che la Roma non gira. In questo momento ho bisogno di mandare in campo giocatori che si conoscono”. E che devono dare qualcosa in più. ”Tutti dobbiamo farlo ora che le cose non vanno. Anche se non credo ci sia molta differenza rispetto a come stavamo lo scorso anno. Abbiamo solo due punti in meno, e mi auguro di poterli recuperare presto”.

Ranieri è sicuro che questo momento verrà superato. ”Perché giochiamo con la voglia di vincere, di fare bene ma i ragazzi non hanno serenità nell’ultimo passaggio, nel tiro in porta. Dobbiamo fare di più, i ragazzi lo sanno e lo faremo. Queste poi sono solo parole, servono fatti sul campo”. L’allenatore coglie anche l’occasione per spiegare alcune sue scelte. Come quella di cambiare Totti a Parma. ”Avevo bisogno di un esterno”. Poi quella di Vucinic, che non sembra l’abbia presa bene. ”Avevo parlato con lui e mi aveva detto che aveva una mezz’ora nelle gambe e non sapeva neanche come. I giocatori non sono mai stanchi, quando li stai a sentire. Un allenatore c’è apposta per prendere le decisioni”.

Sul modulo spiega: ”C’è chi mi accusa di fare un 4-4-2 antico e chi mi dice che cambio troppi moduli. E in effetti credo che questo sia più giusto, ne cambio tanti. La verità è che quando si vince va bene tutto, quando si perde si parla di tutto”. Ad esempio, del perché Perrotta continui a giocare da esterno pur non ricoprendo quel ruolo. ”Neanche per me lo è, lo so che lui non è un esterno e che Vucinic non è Eto’o. Ma quello che posso fare adesso è questo, non ho un esterno sinistro e metterci un terzino non sarebbe un buon messaggio per la squadra. Mi piacerebbe giocare con tre mediami e un rifinitore come Menez, ma potrò farlo quando staranno bene. La coppia Totti-Borriello? Stiamo facendo tutto in corsa, Marco è arrivato ad inizio campionato”.

Infine un messaggio che qualche tifoso non gradirà. ”Le aspettative erano altre, poi ci siamo trovati in questa situazione e la vogliamo risolvere. Noi giochiamo per i romanisti veri, quelli che sono arrabbiati, come lo sono io. E lottiamo per loro, non per quelli che cambiano bandiera nelle difficoltà”.