Roma – Real Madrid: Bale, Marcelo e Pepe verso forfait

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Febbraio 2016 - 20:10 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Roma – Real Madrid, c’è poco ottimismo in casa Real di vedere Bale, Pepe e Marcelo scendere in campo mercoledì prossimo contro la Roma allo Stadio Olimpico.

I tre galacticos si sono anche oggi allenati a parte a Valdebebas e sarà difficile vederli nel big match di Champions. I tre saranno sicuramente assenti nella gara contro l’Athletic Bilbao sabato prossimo al Bernabeu e tutto dipenderà da come si alleneranno nel fine settimana. Marcelo, informa oggi la stampa spagnola, ha già tolto la fascia che copriva la spalla lussata, ma non è ancora in grado di muovere l’articolazione naturalmente.

Tra i tre il brasiliano è forse quello che ha qualche possibilità di recupero ma, scrive ‘Marca’, “c’è poco ottimismo”. Stesso discorso per Bale, che ha accusato una ricaduta dell’infortunio al soleo della gamba sinistra e che sta riprendendosi lentamente.

Pepe, infine, soffre di una fascite plantare che impone un programma di recupero speciale e che, soprattutto, necessita di tempo, tutte condizioni che ostano contro l’ormai imminente partita di Champions. Tra le buone notizie per Zidane c’è però il recupero completo di Carvajal e Modric, entrambi tornati ad allenarsi in gruppo regolarmente.

Prima battere il Carpi, poi pensare a come affrontare il Real Madrid. Luciano Spalletti scorge le trappole nascoste nella trasferta al Braglia di Modena che precede di qualche giorno l’andata degli ottavi di finale di Champions League con le merengue, e prova a disinnescarle in anticipo.

“Turn-over? Qualche ragionamento involontario si fa, la priorità però resta il Carpi e scelgo in funzione della gara di domani, anche perché se pensiamo a quella successiva vuole dire che non abbiamo capito niente”. E per rafforzare il concetto, il tecnico della Roma prende come punto di riferimento le prime della classe: “La Juventus ha vinto 14 partite di fila, il Napoli una decina, quindi se vogliamo competere con loro dobbiamo fare filotti straordinari come questi – sottolinea -. Se siamo una squadra di livello dobbiamo per forza assumere quel comportamento di chi si fa trovare pronto nella situazione che vive, senza tralasciare nulla. Noi vogliamo stare al pari delle grandi e per farlo dobbiamo centrare questi successi consecutivi, quindi domani è fondamentale”.

Insomma, guai a sottovalutare l’impegno, anche perché il Carpi “sta attraversando un buonissimo momento, nel nostro campionato nessuno ribalta l’azione come loro, e Castori è un grandissimo allenatore”. Vietate distrazioni quindi: “Non vanno disperse energie pensando ad altro, bisogna restare concentrati. E come me la pensano tutti, altrimenti qualcuno lo lasciavo a casa a risposare. La partita è domani”. Gli unici a rimanere a Trigoria sono quindi gli indisponibili noti (Gyomber, Torosidis e Strootman) assieme a De Rossi e Totti. “Daniele è ancora fermo e preoccupa perché non c’è miglioramento. Lo staff che lo gestisce è convinto di avere la soluzione per cui io spero di riaverlo a disposizione dopo il Carpi – le parole di Spalletti -. Francesco invece purtroppo ha avuto un problemino al soleo, gli accertamenti avevano scongiurato uno stop ed eravamo fiduciosi invece oggi appena è sceso in campo ha sentito la stessa fitta, non si è allenato e non ci sarà”.

Ci sarà invece Walter Sabatini, ma solo fino al termine della stagione. Il ds sembra infatti deciso a chiudere il suo rapporto con la Roma con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto. “Le voci sul mio addio sono vere” avrebbe confessato ad un tifoso prima di entrare a Trigoria. Per Spalletti, tuttavia, l’addio potrebbe ancora essere evitato: “Lui mi ha detto che è un’ipotesi perché giustamente ha un ruolo importante dentro la Roma e le responsabilità qui sono quelle di competere ad alti livelli. E visto che in questo momento la Roma va un po’ così è giusto che si metta in discussione anche lui”. “Ma siccome abbiamo davanti questo pacchetto di partite, noi sterziamo e lui rimane al suo posto e si prosegue tutti insieme – conclude il tecnico -. Sono queste la gare che contano per vedere una cosa o un’altra. Lui, come tutti quelli che lavorano dentro la Roma, si prende le sue responsabilità. E la sua esternazione, probabilmente parlando col presidente, è che se le cose continuano ad andare così è chiaro che non può essere poi salvato. Nessuno viene salvato: o si fanno i risultati a livello di Roma o altrimenti tutti abbiamo fallito”.