Calcio: niente tessera del tifoso? La trasferta a rischio estinzione

Pubblicato il 6 Dicembre 2010 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA

E’ cambiato tutto, ormai, con la tessera del tifoso: lo scorso anno per Chievo-Roma c’erano ventimila tifosi giallorossi, stavolta poche centinaia. Ci sono state molte proteste da parte dei sostenitori giallorossi – scriveFulvio Bianchi su La Rebubblica di oggi nella rubrica ‘Spy Calcio’ – anche con l’Uefa. Email a Nyon: centinaia, e tutte firmate. Michel Platini, si sa, è contrario a ogni forma di schedatura, quindi anche alla tessera del tifoso: ma non può, e nemmeno vuole, interferire su questioni che non lo riguardano.

L’Uefa è neutrale. Sono cose italiane, queste. Ma come mai è stata chiusa la trasferta ai giallorossi che non hanno la tessera del tifoso? Perché si tratta di una gara a rischio? No, non sono questi i motivi: l’Osservatorio del Viminale ha deciso di privilegiare i possessori della tessera.

Così come aveva deciso d’altronde ad inizio di stagione: poi si è andati avanti a forza di tentativi, che hanno portato solo disagi ai tifosi e difficoltà di organizzazione ai club e alle questure. I tesserati sono stati confinati sinora nel settore ospiti, i non tesserati sparsi nello stadio, sovente a contatto con la tifoseria di casa.

Un sistema che non  funziona – scrive sempre Bianchi – è dimostrato. Adesso si chiudono le porte a quelli che hanno contestato la tessera, e il ministro Roberto Maroni che l’ha voluta: d’ora in poi avranno grossi problemi nell’andare in trasferta. E’ stato deciso il pugno duro (arrestati 11 sostenitori della Roma per gli incidenti di Pescara, la scorsa estate).

Non contano i gemellaggi fra i club (come fra Parma e Sampdoria), conta se sono stati creati problemi con le trasferte e il via libera adesso, quasi sempre, sarà dato solo a chi è tesserato.

E’ molto discutibile: bisognava trovare altre soluzioni, così in trasferta non ci va quasi nessuno. A fine girone d’andata l’Osservatorio farà una riunione con i club, e a fine stagione si tireranno le somme.

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