Cicinho: “Bevo così tanto che rischio di morire. Ho visto Gesù…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Luglio 2016 - 20:11 OLTRE 6 MESI FA
Cicinho: "Bevo così tanto che rischio di morire. Ho visto Gesù..."

Cicinho: “Bevo così tanto che rischio di morire. Ho visto Gesù…”

ROMA – Cicinho, ex giocatore della Roma, beve quasi fino a morire. Il terzino brasiliano ha rilasciato un’intervista drammatica in cui ha ammesso di avere un serio problema con l’alcolismo, che può metterne a repentaglio la stessa vita.

Racconta Eurosport:

La drammatica situazione ai microfoni di ESPN Brasil:

“Non riesco ad accontentarmi di uno o due bicchieri, ho bisogno di bere fino a svenire. Se continui su questa strada, potresti morire, mi dicono. Ho avuto un incontro con Gesù dopo aver bevuto 18 caipirinha e 14 birre”.

La sua ultima apparizione in campo è stata con la maglia del Sivasspor, squadra della Super Lig turca. Attualmente il giocatore è alle prese con un infortunio al ginocchio ed è invece svincolato.

Ripercorriamo la sua carriera alla Roma via Wikipedia:

Il 22 agosto 2007 viene acquistato dalla Roma per 9 milioni di euro al termine di una lunga trattativa con il Real Madrid. Al suo arrivo a Roma è accolto da circa 500 tifosi.

Per via della stagione passata infortunato o quasi sempre in panchina a Madrid, il difensore brasiliano incontra delle iniziali difficoltà in giallorosso, dettate soprattutto dal ritrovare la condizione fisica. Il modulo votato all’attacco del tecnico Spalletti, che schiera la squadra con un 4-2-3-1 all’epoca molto raro nel campionato italiano, finisce senz’altro per aiutarlo, mettendo in luce e sue caratteristiche principali (velocità ed ottima fase offensiva). L’8 novembre, schierato titolare contro il Bologna, realizza l’autogol dell’1-1 nei minuti finali in favore degli avversari: al 46′ Di Vaio crossa in mezzo all’area di rigore giallorossa e Cicinho, nel tentativo di anticipare un avversario, manda la palla di testa nella propria porta. Il 24 maggio 2008 realizza il suo primo gol con la maglia della Roma, decisivo ai fini del risultato, in occasione della vittoria casalinga sulla Fiorentina per 1-0.

Una volta superate le difficoltà d’inserimento patite in avvio di stagione, Cicinho mette a referto un minutaggio via via sempre maggiore (anche in Champions League) e, al termine dell’anno solare, diventa titolare sulla corsia destra giallorossa. Il 24 maggio 2008, contro l’Inter, vince la Coppa Italia, il suo primo trofeo in Italia; nel corso della finale non viene schierato titolare ma entra a partita in corso nel secondo tempo per sostituire Giuly.

Comincia la seconda annata a Roma con uno screzio con l’allenatore Spalletti che gli impedisce di essere convocato per l’imminente Supercoppa italiana contro l’Inter. Stando alle dichiarazioni dello stesso Spalletti, Cicinho avrebbe manifestato all’allenatore il proprio disappunto per essere stato provato tra le riserve, pagando il malumore con l’esclusione dalla lista dei convocati. Era dai tempi di Cassano, almeno ufficialmente, che non si affrontavano situazioni di questo tipo a Trigoria. L’8 febbraio 2009 sigla la sua prima (e unica) rete stagionale in occasione della vittoria casalinga sul Genoa per 3-0; nella stessa partita, tuttavia, subisce un infortunio che lo costringe ad uscire anzitempo dal terreno di gioco. L’8 marzo, durante un’allenamento a Trigoria, rimedia la rottura dei legamenti del ginocchio destro che lo costringe a sei mesi di stop, chiudendo di fatto la sua seconda stagione in giallorosso.