#Famostostadio: Totti e Spalletti lanciano la crociata, la Raggi risponde

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Febbraio 2017 - 13:58 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Virginia Raggi risponde a Totti e Spalletti, che hanno lanciato la campagna #famostostadio, ovvero l’ormai mitologico stadio della Roma che ha spaccato l’opinione pubblica e la popolazione romana tutta. Ieri (domenica 5 febbraio) l’appello di Spalletti in diretta tv a Sky: “Famo sto stadio”. Appello ripreso dal capitano giallorosso, che ha scritto su Facebook: “Al fianco del mister e della società: vogliamo il nostro Colosseo moderno, una struttura all’avanguardia per i nostri tifosi e per tutti gli sportivi! #FamoStoStadio”

Questa la risposta della sindaca, sempre a mezzo Twitter: “Caro Francesco Totti ci stiamo lavorando. #Famostostadio nel rispetto delle regole. Ti aspettiamo in Campidoglio per parlarne”.

Così il capogruppo capitolino del M5S Paolo Ferrara interpellato a margine della commissione Turismo: “L’invito di Spalletti e Totti a realizzare lo stadio della Roma? Noi stiamo continuando a lavorare per cercare una soluzione. Questa maggioranza ha voglia di esaminare tutte le proposte”.

“Vedo che sullo Stadio il Comune sta cambiando idea. Se è così, entro il 3 marzo produca atti ufficiali”. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, su Twitter rispondendo a un utente che gli chiedeva delucidazioni sul futuro dello Stadio della Roma.

Dopo settimane di stasi, i contatti tra il Campidoglio e i proponenti del progetto a Tor di Valle si sono intensificati, al punto che per martedì è previsto un nuovo vertice tra le parti. “C’è la volontà di farlo in primo luogo nell’interesse dei cittadini e, quindi, di tutte le parti coinvolte nel progetto. Ci sono tutti i margini per concludere positivamente la procedura nel rispetto della legge”, trapela da fonti del Comune a Cinque Stelle vicine al dossier.

Durante la riunione si entrerà maggiormente nel dettaglio del progetto in vista della scadenza del 3 marzo, data in cui terminerà la proroga che il Campidoglio ha chiesto e ottenuto nella conferenza dei servizi. Dopo le riserve espresse sui livelli di sicurezza stradale, veicolare e pedonale nell’amministrazione Raggi c’è la ferma “consapevolezza che ci sono trenta giorni per intervenire. C’è una lista di temi da affrontare nel periodo di sospensione”.

Tra queste, l’annoso tema della riduzione delle cubature, su cui si dovrebbe però raggiungere un’intesa con i proponenti, AS Roma e l’imprenditore Luca Parnasi. Per portare a casa lo stadio con meno volumetrie abbinate (il tema è quello delle ‘torri’) parallelamente il Campidoglio dovrebbe, però, anche smarcarsi dal cosiddetto fronte del no, quella parte del M5S più decisamente contrario al progetto. L’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini, che non ha mai nascosto la sua posizione critica sul tema, di recente ha smentito – nonostante una registrazione audio delle sue parole – alcune dichiarazioni non certo dialoganti con la controparte sullo Stadio durante un’assemblea municipale: “…l’hanno presa sui denti…”.

La scorsa settimana il Campidoglio ha inviato alla Regione Lazio il suo ‘parere unico’ sul maxi-progetto: un ‘no’ corredato però da alcune condizioni per trasformarlo in un sì. Tanto che oggi l’assessore allo sport Daniele Frongia sottolinea che “quel documento non è assolutamente una bocciatura”. Ed è da qui che si ripartirà nell’incontro di martedì.