Serie A: Roma a -6 dalla Juve. Milan vince a Cagliari (2-1), Inter in crisi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Gennaio 2014 - 23:16 OLTRE 6 MESI FA
Formazioni Serie A: Fiorentina-Genoa, Cagliari-Milan, Inter-Catania, Verona-Roma Rudi Garcia nella foto LaPresse

Formazioni Serie A: Fiorentina-Genoa, Cagliari-Milan, Inter-Catania, Verona-Roma
Rudi Garcia nella foto LaPresse

ROMA – Campionato italiano di calcio di Serie A, 21° giornata.

Roma in copertina: la squadra di Rudi Garcia ha vinto 3-1 in casa del Verona e si è portata a meno sei dalla Juventus prima della classe ed a più sei sul Napoli terzo in classifica.

Bene il Milan che dopo il successo contro il Verona si è ripetuto sul campo del Cagliari grazie ad uno straordinario Mario Balotelli.

Inter in crisi, la squadra di Mazzarri non vince da nove partite in campionato. I nerazzurri hanno pareggiato zero a zero contro il Catania ultimo in classifica e sono usciti tra i fischi dei tifosi di San Siro.

La Roma, che non vinceva fuori casa dal 27 ottobre, ha espugnato, nel lunch match della seconda giornata di ritorno della serie A, il “Bentegodi”, battendo il Verona per 3-1, accorciando cosi’ le distanze dalla capolista Juventus, che ha adesso 6 punti di vantaggio sui capitolini.

La gara e’ stata molto vibrante e equilibrata; ma la velocita’ di Gervinho e la maggiore qualita’ dei giallorossi hanno fatto la differenza contro un Verona, come sempre, ordinato e combattivo.Nei padroni di casa, privi degli indisponibili Moras, Albertazzi e Agostini, Andrea Mandorlini ha confermato il consueto 4-3-3, con Gonzalez, Marques, Maietta (uscito al 39′ per un problema muscolare) e Cacciatore a protezione di Rafael; con Romulo, Donati e Hallfredsson in mediana e con Iturbe e Gomez a sostegno del rientrante Toni.

Negli ospiti, orfani degli infortunati Balzaretti e Bastos, Rudi Garcia ha cambiato qualche cosa nel tipico 4-3-3 giallorosso:

Torosidis ha rimpiazzato Dodo’ sull’out sinistro difensivo; Nainggolan e’ stato riproposto nel trio di centrocampo, al fianco di De Rossi e Strootman, con l’ammaccato Pjanic inizialmente in panchina; mentre in avanti Gervinho, Ljajic e Destro hanno cominciato da titolari, con Totti e Florenzi pronti a subentrare nella ripresa.

Le reti del match sono state siglate da Ljajic, nel recupero del primo tempo, su assist al bacio di Gervinho; da Hallfredsson, al 4′ della ripresa, con un tiro molto angolato; dall’attaccante ivoriano della Roma, al 60′, con un grande spunto personale, e da Totti, all’82’, su un calcio di  rigore concesso da Mazzoleni.

I cori ostili e gli striscioni arrabbiati dei tifosi erano per Fassone e Branca, ma il messaggio generale della curva interista era tutto per Thohir. Il tycoon indonesiano è tornato in tempo per assistere all’ennesima partita deludente dell’Inter, che non è riuscita a battere neanche il fanalino di coda Catania.

Quando De Marco ha fischiato la fine, sancendo uno 0-0 che suona ancora come uno schiaffo al minimo sindacale delle ambizioni dell’Inter, San Siro è una bolgia. I fischi arrivano dritti al cuore di giocatori e staff tecnico con una classifica impietosa che vede la squadra scivolare sempre più indietro. Una sola vittoria nelle ultime 9 partite è lo score avvilente dei nerazzurri. Dovrà aggiustare tutto in 5 giorni il magnate asiatico, sbloccando un mercato anemico e dando a Mazzarri elementi di valore. Allo stato attuale il vortice di gennaio ha solo danneggiato l’allenatore, che ha di fatto ‘perso’ Guarin prima del tempo senza ottenere nulla in cambio. Che basti però qualche ritocco a trasformare quest’Inter è però tutto da vedere perché la squadra è apparsa anche oggi irriconoscibile, abulica e spaventata.

Il primo tempo ha legittimato i malumori dei tifosi: una palla gol clamorosamente mancata da Milito che aveva sfruttato un pasticcio difensivo di Izco, un paio di occasioni per Rolando e Cambiasso sono il magro bilancio di 45′ nervosi con i nerazzurri ad esercitare uno sterile possesso palla che ha il solo effetto di agevolare le misure difensive dei siciliani.

Partiti con l’idea di arroccarsi in area, gli etnei hanno preso coraggio col passar dei minuti e si sono fatti vedere anche in attacco. E se la prima frazione è stata deludente il secondo tempo è parso addirittura peggio. Mazzarri perde anche Cambiasso per infortunio ma la sua squadra è senza idee e sempre più impaurita col passare dei minuti. Vano il forcing finale, lo 0-0 non si sblocca (poteva addirittura segnare il Catania in contropiede) e il Meazza fa partire la contestazione.

È vero, è uscito dalla Coppa Italia, ma l’impatto in campionato di Clarence Seedorf è stato davvero notevole. A Cagliari il suo Milan coglie il secondo successo di fila, cosa mai avvenuta quest’anno, e lo fa in rimonta, quando le speranze sembravano ormai svanite. E i rossoneri si scoprono così a soli 5 punti da quella zona Europa che sembrava lontana anni luce solo due settimane fa.

E dire che la gara non era di certo iniziata bene. Se il Milan è interessato ad Agazzi, fuori rosa proprio nel Cagliari, è forse perché i propri portieri in questa stagione non hanno rappresentato il massimo dell’affidabilità. Amelia, sostituto dell’influenzato Abbiati, già al 2′ commette un errore che per poco non costa il gol ai rossoneri, con Sau, tutto solo in area, fermato proprio dal portiere al momento del tiro. La frittata, però, arriva al 28′: errato disimpegno su una rimessa dal fondo del portiere, che consegna palla a Pinilla, assist per Sau che dribbla Rami, all’esordio da titolare in campionato, e batte lo stesso Amelia.

Un peccato per i rossoneri, che prima dell’1-0 si erano resi pericolosi in tre occasioni, due con Balotelli e una con Honda, trovando Avramov sempre decisivo nella risposta. Il portiere dice no al giapponese anche al 39′, mandando i rossoblù in vantaggio all’intervallo. Nella ripresa il Milan non trova il cambio di passo, nonostante l’ingresso di Pazzini e lo spostamento di Balotelli nei tre dietro la punta, mentre il Cagliari va vicino al raddoppio al 28′ con Pinilla, che dal limite sfiora il palo di destro.

A dare una sferzata al Milan è Kakà, che al 38′ va vicino al gol di testa, con la sua conclusione viene salvata da Astori in spaccata. È il segnale che sveglia i rossoneri, che riescono ad agguantare il pari al 42′ con una meravigliosa punizione di Balotelli, poi ammonito per l’eccessiva esultanza e destinato a saltare Milan-Torino. Il Cagliari, frastornato, capitola al 44′, quando Pazzini, su angolo di Honda, gira la sfera in rete facendo esplodere la panchina rossonera.

Comincia bene l’avventura di Domenico Di Carlo al Livorno. I labronici vincono infatti 3-1 lo scontro salvezza con il Sassuolo e tornano a sperare nella permanenza della massima serie. Brutto ko invece per la squadra di Di Francesco, al secondo stop consecutivo dopo quello casalingo con il Torino.

I tifosi toscani protestano contro la presidenza Spinelli, ma sul campo i padroni di casa fanno sul serio fin da subito: al 4′ Greco segna l’1-0 con un bel sinistro sul primo palo dopo un cross dalla destra. Il raddoppio arriva all’11’ con Paulinho, che sfrutta a dovere una bella giocata di Mbaye per trafiggere Pegolo. I neroverdi sembrano incapaci di reagire, e in contropiede subiscono la terza rete al 26′. Emeghara si attira da solo mezza difesa, scarica a destra per il centrocampista che con un diagonale perfet

La gara sembra chiusa ma il Sassuolo ha un sussulto d’orgoglio due minuti dopo procurandosi un rigore per un intervento in ritardo di Bardi su Sansone. Dal dischetto Berardi non sbaglia, sotto gli occhi del ct della nazionale Cesare Prandelli. Nella ripresa Di Francesco prova a scuotere i suoi inserendo anche Floro Flores, ma gli ospiti non riescono a rendersi pericolosi nell’area di rigore livornese, anzi sono i labronici a sfiorare il poker con Paulinho, che calcia alto dopo una bella azione di Siligardi.  Alla fine a festeggiare è la squadra di Di Carlo, che se non altro riporta entusiamso in un’ambiente che arriva da cinque sconfitte consecutive.

Il Parma vede l’Europa, l’Udinese il baratro. Trascinata dal solito Cassano e grazie anche a un ritrovato Amauri la squadra di Donadoni si issa a un passo dalla zona nobile della classifica e manda i friulani nel tunnel della paura. Una metamorfosi inspiegabile, quella della squadra di Guidolin, che solo la settimana scorsa aveva sbattuto fuori il Milan dalla coppa Italia. In campionato l’Udinese è una formazione impaurita e spuntata: un boccone troppo ghiotto per l’ambizioso Parma che dopo aver sfiorato il vantaggio più volte in avvio di gara con Parolo e Acquah, trova il gol dell’1-0 al 35′. Bravissimo Cassano ad andar via in dribbling a Danilo e impeccabile Amauri a spingere in rete di testa l’assist di FantAntonio.

Senza Di Natale, lasciato in panchina per 80′, l’Udinese non ha imprevedibilità davanti dove Muriel è ancora grezzo e Nico Lopez fa quel che può. Proprio l’uruguaiano ex Roma si rende pericoloso ad inizio ripresa ma trova Mirante bravo a dirgli di no col piede. E lo stesso portiere emiliano si ripete poco dopo su Felipe ma sono fiammate sporadiche perché è ancora il Parma a fare la partita. Il colpo del ko potrebbe arrivare prima a un minuto dallo scadere quando il neo-entrato Biabiany non ha la freddezza necessaria per battere Brkic da due passi e poi quando l’esordiente Mauri si fa ribattere il tiro a botta sicura ma non cambia niente. Finisce con la vittoria del Parma.

Uno a uno tra Sampdoria e Bologna. Blucerchiati acciuffati dal dischetto da Alessandro Diamanti dopo un fallo di Costa su Christodoulopoulos.

Sfida salvezza con pochi brividi per un’ora, poi il meritato vantaggio con Gabbiadini su cross di Eder. Mihajlovic in casa ancora imbattuto: 3 vittorie e 3 pareggi

Alla Fiorentina non basta una tripletta di Alberto Aquilani per battere al “Franchi” il Genoa: finisce 3-3 una bellissima partita condita da episodi arbitrali discutibili e che alla fine premia piu’ gli ospiti dei viola, che restano a -3 dal Napoli terzo in classifica.

Per il Genoa, due volte in vantaggio, a segno Gilardino su rigore e Antonini, con De Maio a fissare il definitivo pari. Buon punto per Gasperini. Subito protagonisti i portieri: bene Perin su Matri e Neto in uscita su Gilardino. Quindi un numero di Cuadrado scalda il “Franchi”, poi Roncaglia salva su Gilardino e Antonini e’ decisivo su Pasqual. Al 26′ la prima svolta della gara: Antonelli cade in area dopo un contatto tutto da valutare con Neto.

Per Tommasi nessun dubbio, e’ rigore e lo trasforma Gilardino; sette minuti dopo Tommasi concede un altro penalty con qualche ombra dopo la strattonata di De Maio su Ambrosini.
Aquilani inizia il suo show personale spiazzando Perin dal dischetto. Sessanta secondi dopo Genoa di nuovo avanti: Antonini, servito da Matuzalem dopo un contrasto con Cuadrado, gela Neto tra le proteste per un possibile fuorigioco. La Fiorentina non molla e poco prima dell’intervallo ecco il 2-2: lo firma ancora Aquilani risolvendo una mischia furibonda nel cuore dell’area.

Al rientro la Fiorentina va a un passo dal vantaggio: numero su Antonini e gran destro di Cuadrado, deviato in angolo. Poco dopo altro episodio controverso, viene infatti annullato per fuorigioco il tris di Aquilani che mette in rete da due passi dopo la sponda di Roncaglia: forse il centrocampista romano e’ tenuto in gioco da Bertolacci.

Ma non c’e’ un attimo di tregua: sul fronte opposto, cross di Antonini, Konate’ anticipa Aquilani e centra il palo interno, con la palla che ballonzola sulla linea di porta.

Al 57′ Aquilani prosegue nella sua serata super: servito da Joaquin, l’ex Roma con la complicita’ di Burdisso centra la tripletta e porta per la prima volta la viola avanti. Fetfatzidis e Stoian ci provano con due bolidi da fuori, Montella lancia Anderson.

E il Genoa arriva al 3-3: su angolo di Fetfatzidis sfiorato da Konate’ la zampata e’ di De Maio. Ultimo sussulto del match, la Fiorentina non ha piu’ la forza per vincere.

Risultati e marcatori di giornata. 

VERONA-ROMA 1-3 Ljajic 46′,  Emil Hallfredsson 49′, Gervinho 60′, Totti 81′ (rigore)

Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Marques, Maietta, Gonzalez; Romulo, Cirigliano, Hallfredsson; Iturbe, Toni, Gomez

A disp.: Nicolas, Borra, Donati, Martinho, Donadel, Sala, Donsah, Longo, Jankovic, Cacia. All.: Mandorlini
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Agostini, Albertazzi, Moras
ROMA (4-3-3):De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Torosidis; Nainggolan, De Rossi Strootman; Ljajic, Destro, Gervinho

CAGLIARI-MILAN 1-2 Sau 28′, Balotelli 86′  e Pazzini 89′ 

Cagliari (4-3-1-2): Avramov; Pisano, Rossettini, Astori, Murru; Dessena, Conti, Ekdal; Cossu; Pinilla, Sau.
A disp.: Adàn, Del Fabro, Perico, Eriksson, Cabrera, Oikonomou, Ibraimi. All.: Lopez
Squalificati: Ibarbo (1)
Indisponibili: Nené
Milan (4-2-3-1): Amelia; De Sciglio, Bonera, Rami, Emanuelson; De Jong, Montolivo; Honda, Robinho, Kakà; Balotelli
A disp.: Gabriel,Coppola, Constant, Mexes, Birsa, Muntari, Abate, Cristante, Pazzini. All.: Seedorf
Squalifica: nessuno
Indisponibili: El Shaarawy, Zapata, Silvestre, Abbiati

INTER-CATANIA 0-0

Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Rolando, Juan Jesus; Jonathan, Kuzmanovic, Cambiasso, Nagatomo; Alvarez; Palacio, Milito
A disp.: Carrizo, Castellazzi, Ranocchia, Zanetti, Andreolli, Kovacic, Samuel, Taider, Botta, Icardi. All.: Mazzarri
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Chivu, Mariga, Guarin
Catania (4-3-3): Frison; Peruzzi, Spolli, Bellusci, Biraghi; Izco, Lodi, Plasil; Rinaudo, Bergessio, Keko
A disp.: Andujar, Ficara, Legrottaglie, Rolin, Capuano, Almiron, Boateng, Gyomber, Guarente, Maxi Lopez, Leto. All.: Maran
Squalificati: Barrientos (1)
Indisponibili: Alvarez

FIORENTINA-GENOA 3-3 Gilardino 28′ (rigore), Aquilani 32′ (rigore), 42′ e 57′, Antonini 34′ e De Maio 78′ 

Fiorentina (4-3-3): Neto; Roncaglia, Compper, Savic, Pasqual; Mati Fernandez, Pizarro, Ambrosini; Vargas, Matri, Cuadrado

A disp.: Rosati, Lupatelli, Bakic, Iakovenko, Aquilani, Ilicic, Wolski, Olivera, Venuti, Rebic, Anderson, Joaquin. All.: Montella
Squalificati: G. Rodriguez (1)
Indisponibili: Gomez, Tomovic, Hegazi, Rossi, B. Valero
Genoa (3-4-3): Perin; Antonini, Portanova, Marchese; Vrsaljko, Cofie, Matuzalem, De Ceglie; Fetfatzidis, Gilardino, Antonelli
A disp.: Bizzarri, Donnarumma, De Maio, Sturaro, Cabral, Motta, Bertolacci, Centurion, Stoian, Konate, Calaiò. All.: Gasperini
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Kucka, Gamberini

LIVORNO-SASSUOLO 3-1 Greco 4′, Paulinho 13′, Benassi 33′, Berardi 35′ 

Livorno (3-5-2): Bardi; Piccini, Castellini, Ceccherini, Rinaudo, Mbaye; Luci, Greco, Duncan; Emeghara, Paulinho
A disp.: Anania, Aldegani, Gemiti, Coda, Emerson, Benassi, Valentini, Biagianti, Gemiti, Belingheri, Mosquera, Borja, Siligardi. All.: Di Carlo
Squalificati: nessuno
Indisponibili: nessuno
Sassuolo (4-3-3): Pegolo; Rosi, Ariaudo, Bianco, Longhi; Biondini, Marrone, Kurtic; Berardi, Sansone, Zaza
A disp.: Pomini, Perilli, Antei, Mendes, Manfredini, Missiroli, Chisbah, Gliozzi, Floro Flores, Farias, Ziegler. All.: Di Francesco
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Terranova, Alexe, Acerbi, Masucci

PARMA-UDINESE 1-0 Amauri 34′ 

Parma (4-3-3): Mirante; Cassani, Paletta, Felipe, Gobbi; Gargano, Acquah, Parolo; Biabiany, Amauri, Cassano
A disp.: Bajza, Coric, Mesbah, Rossini, Acquah, Galloppa, Schelotto, Mauri, Munari, Palladino, Cerri. All.: Donadoni
Squalifica: Lucarelli (1)
Indisponibili: Pavarini, Obi
Udinese (3-4-2-1): Brkic; Heurtaux, Danilo, Naldo; Basta, Allan, Pinzi, Gabriel Silva, Badu; Nico Lopez; Di Natale
A disp.: Kelava, Scuffet, Bubnjic, Widmer, Mlinar, Douglas, Bruno Fernandes, Zielinski, Pereyra, Muriel, Lazzari, Maicosuel. All.: Guidolin
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Benussi, Neuton, Domizzi

SAMPDORIA-BOLOGNA 1-1 Gabbiadini 62′ e Diamanti (rigore) 90′  

Sampdoria (4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Costa; Palombo, Obiang; Gabbiadini, Krsticic, Soriano; Eder
A disp.: Fiorillo, Falcone, Rodriguez, Fornasier, Renan, Berardi, G. Sansone, Pozzi, Wszolek, Bjarnason. All.: Mihajlovic
Squalificati: Regini (1)
Indisponibili: nessuno

Bologna (3-5-1-1): Curci; Antonsson, Natali, Cherubin; Garics, Pazienza, Perez, Christodoulopoulos, Morleo; Diamanti; Bianchi
A disp.: Stojanovic, Agliardi, Sorensen, Mantovani, Crespo, Laxalt, Khrin, Cristaldo, Moscardelli, Acquafresca. All.: Ballardini
Squalificati: Kone (1)
Indisponibili: Cech

TORINO-ATALANTA 1-0 Cerci (rigore) 60′ 

Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Brighi, Farnerud, Vives, Masiello; Cerci, Immobile
A disp.: L. Gomis, Berni, Bovo, Rodriguez, Tachtsidis, Bellomo, El Kaddouri, Basha, Tachtsidis, Barreto, Meggiorini. All.: Ventura
Squalificati: Gillet (fino al 27 agosto 2014 – squalifica di 3 anni e 7 mesi ridotta a 13 mesi)
Indisponibili: Larrondo, Gazzi
Atalanta (4-4-1-1): Sportiello; Benalouane, Stendardo, Yepes, Brivio; Raimondi, Carmona, Baselli, Bonaventura; Moralez; Denis
A disp.: Consigli, Polito, Canini, Brienza, Giorgi, Del Grosso, Cigarini, Cazzola, Kone, Nica, Livaja, De Luca. All.: Colantuono
Squalificati: Lucchini (1), Migliaccio (1)
Indisponibili: Scaloni, Bellini.