Romano Fenati radiato dalle corse: dai piloti ai social, stesso appello

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Settembre 2018 - 10:00 OLTRE 6 MESI FA
Romano Fenati radiato dalle corse: dai piloti ai social, stesso appello

Romano Fenati radiato dalle corse: dai piloti ai social, stesso appello

ROMA – Follia Fenati a Misano, titolano media e social per dar notizia dell’assurda condotta del pilota Romano Fenati domenica al gran premio di Misano di Moto2. Ma si può circoscrivere il tentativo di frenare in corsa la moto dell’avversario all’insano gesto, alla sconsideratezza di un attimo? Considerando i 200 km all’ora in cui si sono svolti i fatti, non si esagera a qualificare il gesto come un tentativo di omicidio.

Possono bastare la sospensione dalla gara, la squalifica per altre due come punizione e il licenziamento dal proprio team? Dai piloti ai commentatori specializzati al tam tam in rete si invocano invece provvedimenti risolutivi: la radiazione dalle corse, nessuno vuol più vedere in gara un soggetto del genere, una scheggia impazzita, certo, ma anche un potenziale killer.

E non è una attenuante la testa calda: Valentino Rossi è stato costretto a licenziarlo dal suo team, già due anni fa era ingestibile, troppe mattate e scorrettezze. Un po’ come dire, “io l’avevo detto”. I suoi colleghi lo dicono ora.

Cal Crutchlow è quello più severo: “Va radiato dal mondiale delle moto. E’ un gesto inaccettabile. Non deve correre più. E’ in gioco la nostra vita, non è uno scherzo”.

Il pilota marchigiano, durante la gara della Moto2, ha colpito la leva del freno anteriore di Stefano Manzi, in piena accelerazione all’uscita di una curva, facendo sbandare pericolosamente la moto dell’avversario ad oltre 200 chilometri orari.

Per Stefano Manzi, protagonista suo malgrado ”un gesto del genere non deve mai essere commesso e nemmeno pensato, è una mossa pericolosa e mette a rischio la vita degli altri piloti. E’ un gesto imperdonabile – le sue parole al sito gpone.com – non so come ho fatto a rimanere in piedi. Si fatica a perdonare una sportellata, figuriamoci un gesto del genere, nel quale un avversario provi ad ammazzare un rivale ad oltre 200 all’ora, tirandogli la leva del freno, non è un gesto perdonabile”.

A far perdere la testa a Fenati – che l’anno prossimo dovrebbe correre in sella alla MV Agusta proprio con Manzi come compagno di team – sarebbe stato un contatto nel giro precedente. Il condizionale è d’obbligo perché bisognerà vedere come il prestigioso marchio varesino, che torna nel Motomondiale dopo 42 anni d’assenza, valuterà il comportamento di Fenati.

Sui social si è scatenata la bufera contro il pilota di Ascoli Piceno. Tanti tifosi hanno invocato il ritiro della licenza. Ma anche diversi colleghi sono stati severi. Su tutti Cal Crutchlow. Il britannico, nella conferenza stampa per il podio della MotoGp, si è augurato “che non possa più correre in futuro. Non puoi fare una cosa del genere ad un altro pilota. Rischiamo già abbastanza le nostre vite così”.

“Mi dispiace – ha commentato Rossi – Con l’Academy avevamo puntato tanto su Romano, ma non siamo riusciti a gestirlo. E’ stato una sconfitta”, come testimonia l’esclusione dallo SKY Racing Team VR46, a stagione in corso, nel 2016.

Marc Marquez ci va giù duro: “Romano Fenati? Merita una punizione esemplare, nessun pilota deve pensare che una cosa del genere sia fattibile. Rischiamo la vita, non è un gioco”.