Rossella Fiamingo: “Gli sms di Renzi? Mi mettevano ansia”

Rossella Fiamingo (foto Ansa)
Rossella Fiamingo (foto Ansa)

ROMA – “I momenti che porto con me sono quelli dopo gli assalti. Volevo piangere per l’emozione e la felicità ma cercavo di trattenermi. Volevo vincere, quindi dovevo rimanere fredda” dice Rossella Fiamingo dopo l’argento.

E’ addirittura serena, un po’ contenta per l’argento, un po’ triste per l’oro perso: “Ho parlato con mia mamma, che di solito è iper critica. Mi ha detto di non pensare alla finale, che sono stata bravissima così. C’era anche papà, sono rimasti a casa perché quando ho vinto i due Mondiali non erano con me”. Ross ha il telefono fuori uso: non prende. Riesce comunque a leggere qualche commento: “Vedo che molti stanno dicendo che Renzi non mi ha portato fortuna e mi dispiace. Quando l’ho incontrato, mi ha detto che gli dispiaceva”.

Quando ha visto Matteo Renzi, si è scusata: “Mi dispiace, presidente, volevo proprio questa duecentesima medaglia d’oro per l’Italia”. Il premier l’ha consolata: “Tranquilla, hai fatto una grande impresa”. Per tutta la giornata si sono scambiati sms (“Forza, mitica”): “A un certo punto non li ho guardati più perché mi stava venendo un po’ d’ansia”.

L’ungherese Szasz è al suo fianco anche nella conferenza stampa internazionale. Un po’ più alta di lei, come sul podio. I rapporti però devono essere buoni, perché anche gli abbracci a fine assalto sono stati un bel gesto. Complimenti tra loro, strette di mano tra gli allenatori, foto collettive dei c.t. medagliati. “Rossella è una delle migliori qui, ha vinto due Mondiali – dice Szasz -. Mi ha battuto un sacco di volte. Questa volta però ho vinto io…”. Rossella poco prima aveva ragionato sull’opportunità persa, con frasi sulla stessa linea: “Mi spiace perché con la Szasz avevo sempre vinto. Mi sono fatta prendere dalla fretta. Sarebbe stato il massimo vincere qui. Adesso mi sembra un oro perso, domani dirò che è un argento vinto. Ci avrei messo la firma”. Cinque giorni fa aveva detto alla Gazzetta che in caso di oro avrebbe tagliato i capelli: “Sì, forse lo faccio lo stesso. E magari me li tingo di rosa”.

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