Rosy Bindi torchia Juventus: “Ma i biglietti ai mafiosi li date ancora?”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Marzo 2017 - 15:39 OLTRE 6 MESI FA
Rosy Bindi torchia Juventus: "Ma i biglietti ai mafiosi li date ancora?"

Rosy Bindi torchia Juventus: “Ma i biglietti ai mafiosi li date ancora?”

ROMA – “Ci preoccupa che venga negato il fenomeno, che voi lo neghiate, il fenomeno c’è, esiste: i biglietti continuate a darglieli?“. Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare antimafia, torchia la Juventus, in particolar modo l’avvocato dei bianconeri Luigi Chiappero, riferendosi alle presenze della criminalità organizzate nelle tifoserie. “Certo che no“, ha risposto l’avvocato, sentito in audizione.

“La strada di assegnare pacchetti di biglietti non assicura la sicurezza dello stadio”, ha replicato Bindi all’avvocato della società. “Dominello Rocco si è presentato come figura che aveva un tratto più affidabile, più semplice rispetto ai capi delle curve”, ha spiegato Chiappero. “Il presidente ha cambiato il modo di comportarsi della società rispetto al passato: qualunque biglietto che esce dalla Juve, tranne qualche eccezione, viene acquistato dai gruppi. Noi pensavamo che passando dagli omaggi al tutto pagato si fosse fatto un salto enorme nella gestione della curva; questo ci consentiva di dire alle curve che non usciva niente di gratis”, ha aggiunto.

“L’inchiesta parlamentare è incentrata non su condotte di singoli soggetti ma sul fenomeno nel suo complesso. L’interessamento da parte di soggetti criminali mafiosi nei confronti delle manifestazioni sportive e delle attività economiche ad esse connesse può riguardare tutte le società sportive, professionistiche e non”, dice ancora Rosy Bindi.

“E’ fin qui emerso infatti un quadro che presenta elementi di preoccupazione da molti punti di vista, da cui si evince che nessuno può ritenersi immune da tentativi di infiltrazione e condizionamento da parte di poteri criminali: dall’ordine pubblico ai rapporti con i tifosi, al bagarinaggio, al riciclaggio del danaro sporco fino alle scommesse”.