‘Salary Cap’ in Serie B a 300.000 euro

Pubblicato il 26 Marzo 2013 - 20:02| Aggiornato il 15 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –   La Serie B vara il salary cap. Nell’assemblea odierna all’unanimità è stato deciso che i contratti a partire dal prossimo 1 luglio dovranno essere parametrati su una parte fissa e una parte variabile ciascuna non superiore ai 150.000 euro lordi.

Per garantire il rispetto delle regole saranno definiti valori all’interno dei quali tipicizzare e poter valutare l’importo della parte variabile.

Le società che non rispetteranno la nuova regola subiranno una decurtazione delle risorse derivanti dalla mutualità, in misura equivalente rispetto allo sforamento.

Il 50% finirà in parti uguali, il restante 50% sarà finalizzato invece alla crescita dei vivai giovanili, allo sviluppo infrastrutturale e a politiche di integrity.

In particolare sono previsti premi alle squadre associate che raggiungeranno le final eight dei campionati Primavera, Allievi e Giovanissimi.

In assembela è stato anche affrontato il capitolo relativo al contingentamento delle rose. Approvata una progressiva riduzione nel 2013/14 e quindi nel 2014/15 del numero di giocatori: dall’anno prossimo ogni squadra potrà avere rose formate al massimo da 22 giocatori sopra i 21 anni, che scenderanno a 20 dalla stagione sportiva 2014-2015.

Rimane illimitata invece la possibilità di tesserare gli under 21, al fine di potenziare ulteriormente la valorizzazione dei giovani talenti. Durante l’assemblea si è introdotto anche il tema del marketing associativo.

Attraverso il progetto B Club la Lega Serie B intende raddoppiare i ricavi da vendite di spazi commerciali, grazie a un nuovo format tecnologico sui campi e a una gestione centralizzata di diversi e ulteriori spazi, che andranno a creare nuovi format di sponsoring.

L’Assemblea ha dato il via libera per l’individuazione dell’advisor che sarà il partner della Lega nei prossimi quattro anni.

“Queste nuove regole ci consentiranno di fare ulteriori passi avanti nella direzione della tutela del patrimonio finanziario delle nostre società, instaurando e sviluppando quel circolo virtuoso di conto economico che mira alla sostenibilità del sistema”, ha spiegato il presidente Andrea Abodi.