Sampdoria, Mihajlovic caccia all’Inter

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Aprile 2014 - 09:50 OLTRE 6 MESI FA
Sampdoria, Mihajlovic caccia all'Inter (prima pagina Gazzetta)

Sampdoria, Mihajlovic caccia all’Inter (prima pagina Gazzetta)

GENOVA – “La Sampdoria ha fatto tanto per me quando ero giocatore: con questa salvezza anticipata mi sono sdebitato e ora siamo pari. Nessuno immaginava quattro mesi fa di poter raggiungere la salvezza a questo punto del campioato”.

Lo ha detto Sinisa Mihajlovic raccontando a Samp tv la sua esperienza di tecnico blucerchiato “Il merito di questa salvezza anticipata e’ dei ragazzi che hanno sempre creduto nella rimonta – ha aggiunto il tecnico serbo – Vogliamo chiudere la stagione al meglio facendo piu punti possibile. A me non piace fare brutte figure”.

Ne parla La Gazzetta dello Sport in un articolo di Filippo Grimaldi.

“Il vento ha fatto il suo giro. Ora che il debito blucerchiato è saldato, e la sua Samp veleggia verso qualcosa di più di una salvezza (super) anticipata e inimmaginabile dopo i tormenti di inizio stagione, Sinisa Mihajlovic è un uomo libero.

Detto e fatto: lui non lascia conti in sospeso. Lo hanno accolto qui vent’anni fa. Era il ’94, se lo ricorda bene: lui – che non aveva ancora fatto il servizio militare – va a Belgrado per rinnovare il passaporto, e si sente rispondere che il giorno dopo sarebbe partito per il fronte.

La Samp fu una liberazione, in tutti i sensi: Mihajlovic in congedo e il suo sinistro pronto a esplodere. In Italia. Non ha mai ha nascosto la sua riconoscenza verso il club blucerchiato.

Il sogno Ma da oggi è un’altra storia, con un futuro nuovo tutto da scrivere: una Samp da far tornare grande o, magari, un’Inter da riconquistare, ma da primo allenatore. Perché i nerazzurri sono rimasti nel suo cuore. E, ancora, perché la squadra in cui ha giocato ed allenato come vice del Mancio rappresenta, insieme alla panchina della Lazio, uno dei suoi due sogni professionali ancora da realizzare, come ammesso qualche giorno fa. Sinisa è al tempo stesso sentimentale e ambizioso, ma il suo cuore mai gli farà sbagliare strada nelle scelte di vita.

E pazienza se oggi al Ferraris dovrà rimanere ancora in castigo: colpa di quell’incontro (troppo) ravvicinato con il quarto uomo al termine della gara con la Viola. Dettagli: può comunque dare una spallata alle speranze di Europa da parte del club di Thohir e di un Moratti con il quale il rapporto è sempre stato eccellente. Il dubbio Mihajlovic ha (anzi, avrebbe) in tasca già il contratto per la prossima stagione: rinnovo automatico in caso di salvezza ma fino a questo momento non ha dato garanzie sulla permanenza e ha preso tempo col club anche aspettando la gara di oggi. Garrone, intanto, neppure pensa a guardarsi intorno.

Lascia libero il suo allenatore, di oggi e – sperano i sampdoriani – pure di domani. Che mediti, rifletta, decida, scelga: il tempo dirà. Mihajlovic non ne fa una questione di soldi, ma di programmi, di uomini, di futuro. E di questo parlerà, probabilmente la settimana prossima, con i vertici societari, da Garrone a Osti e Remondini, per cercare di vedere più chiaro in un domani che Sinisa ha già verbalmente (e molto superficialmente) tracciato. Si giocano entrambi qualcosa E l’Inter, prima di una settimana che potrebbe essere cruciale, arriva a Marassi come un perfetto incastro del puzzle. Una intrigante coincidenza: per lui, Sinisa, ma anche per Mazzarri che programma un domani interista sperando che la deriva di risultati abbandoni un’Inter che ha fatto 3 soli punti nelle ultime 4 gare. Mazzarri che a detta del proprio club (di Thohir in primis) è saldo e proiettato sul domani, Europa o non Europa, anche se i continui «memo» societari sul fatto che un club come l’Inter non può stare due anni di fila senza mostrarsi nel Continente, bé, suonano chiari.

Per Mihajlovic — che già prima di Gasperini era stato nel lotto degli eleggibili — è un crocevia che potrebbe spalancargli alternative: una lezione di calcio all’Inter aumenterebbe la sua credibilità agli occhi della nuova Inter, ma anche in questa eventualità non sarebbe comunque da escludere una sua permanenza a Genova.

Oggi, in mano, ha una Samp che sta rinascendo, negli uomini e nei conti. Che sogna un nuovo stadio e un centro sportivo da rinnovare, o da realizzare altrove. Tutti aspetti ai quali il Mihajlovic allenatore sarà sicuramente sensibile. Ma basteranno? Dall’altra parte, sulla propria panchina, WM lotterà per l’Inter e per sé: solo un finale disastroso potrebbe metterlo nelle condizioni di indebolirsi, e oggi non è giornata da deboli”.