Schweinsteiger nazista in statuetta in Cina FOTO

Schweinsteiger nazista in statuetta in Cina FOTO

ROMA – Schweinsteiger nazista in una statuetta in Cina: è bufera.
Grande circa 30 centimetri, pesa due chili e costa 108 euro, a fabbricare il busto è stata la Did Corporation: “Ci siamo basati sul tipico aspetto dei tedeschi”. E in Germania non l’hanno presa bene. Ne parla La Gazzetta dello Sport con Elmar Bergonzini.

I tedeschi, seppur particolare, di umorismo ne hanno parecchio. Con loro si può scherzare, li si può prendere in giro. L’anno scorso Kramer (all’epoca al Borussia Moenchengladbach) realizzò contro il Dortmund un autogol da 45 metri: soli pochi giorni prima si era diffusa la notizia che il Paderborn avrebbe intitolato gli ultimi 82,3 metri della Via che porta allo stadio a Moritz Stoppelkamp, che da tale distanza aveva segnato un gol all’Hannover (record della Bundesliga). Per questo quando a Kramer chiesero se anche lui volesse una Via intitolata per celebrare l’autogol, lui rispose che “effettivamente un gesto tecnico del genere andrebbe ricordato”. C’è però una cosa sulla quale non si può scherzare con i tedeschi, ed è il nazismo. In Cina è stata creata una statuetta (simile a quella che si trovano a Napoli) che raffigura un soldato nazista. Attenzione però: la statuina si chiama Bastian ed è tale e quale a Schweinsteiger. Un caso? No, un caos.

Grande circa 30 centimetri, la statuetta pesa due chili e costa 108 euro. A fabbricarla è stata la Did Corporation. In Germania è immediatamente scoppiata la polemica. È inaccettabile che il capitano della nazionale tedesca venga raffigurato così. La ditta però si è difesa, ed ha immediatamente respinto le accuse: “Abbiamo creato una statua basandoci sul tipico aspetto dei tedeschi. I loro lineamenti sono questi. E Bastian è un nome diffuso”. Secondo la Bild Bastian (quello vero) si sarebbe già mosso legalmente per far in modo che la vendita della statua venga vietata. Perché con i tedeschi si può scherzare su tutto, ma sul nazismo, giustamente, no. Queste sono cose serie e nessuno vuole essere accostato alla pagina più triste della storia tedesca.