Scontri Italia-Serbia: 3-0 a tavolino per gli azzurri. Ma il ritorno sarà a porte aperte.

Pubblicato il 29 Ottobre 2010 - 15:18 OLTRE 6 MESI FA

Ivan Bogdanov durante Italia-Serbia

Tre a zero a tavolino a favore dell’Italia, due partite a porte chiuse per la Serbia di cui una con la condizionale; e una partita da disputare a porte chiuse anche per l’Italia ma con la sospensione condizionale della pena. E’ questa la decisione della Disciplinare Uefa dopo la sospensione a Genova di Italia-Serbia e le violenze dei tifosi di Belgrado. Ma il ritorno, in programma il 7 ottobre 2011, si giocherà a porte aperte.

La Disciplinare ha anche inflitto alla Federcalcio serba 120 mila euro di multa e il divieto di acquisto di biglietti per i suoi tifosi per le trasferte all’estero. Multa anche all’Italia di 100 mila euro. La sospensione condizionale della pena di giocare una partita a porte chiuse vale sia per la Serbia sia per l’Italia due anni: diventerà cioé effettiva se nell’arco di questo periodo si ripeteranno episodi di violenza.

Ora l’Italia ha tre giorni di tempo per valutare se ricorrere contro la decisione e ulteriori sei per presentare le controdeduzioni.

La Federcalcio serba si è detta insoddisfatta del verdetto della Disciplinare Uefa: ”Noi non siamo soddisfatti del verdetto Uefa, soprattutto per cio’ che riguarda la sconfitta per 3 a 0 inflittaci”, ha detto il presidente della Federcalcio Tomislav Karadzic citato dall’emittente B92. ”Il resto della sentenza ce lo aspettavamo”, ha aggiunto con riferimento ai due turni a porte chiuse ordinati per la Serbia, di cui uno con la sospensione condizionale, e alla multa di 120 mila euro. Karadzic ha detto che quando arriverà la versione scritta del verdetto Uefa, la Federcalcio serba valuterà se presentare o meno ricorso.