Scudetto Juventus, i segreti di Sarri: da Dybala falso nove a Cristiano Ronaldo esterno e Cuadrado terzino

di Andrea Pelagatti
Pubblicato il 26 Luglio 2020 - 23:35 OLTRE 6 MESI FA
Scudetto Juventus, i segreti di Sarri: da Dybala falso nove a Cristiano Ronaldo esterno Cuadrado terzino

Scudetto Juventus, i segreti di Sarri: da Dybala falso nove a Cristiano Ronaldo esterno e Cuadrado terzino (foto Ansa)

Nono scudetto consecutivo per la Juventus e primo trionfo assoluto per Maurizio Sarri a 61 anni dopo una lunga gavetta. Ecco tutti i segreti del tecnico bianconero.

Nonostante le critiche ricevute, come ogni suo predecessore sulla panchina della Juventus, Sarri non si è limitato a conquistare lo scudetto, lo ha letteralmente dominato. Infatti il tricolore, conquistato con due turni d’anticipo, è arrivato al termine di un campionato dove la Juve è stata sempre in vetta alla classifica.

Stasera i bianconeri hanno sofferto il caldo ma alla fine hanno piegato la Sampdoria grazie ai gol scudetto segnati da Cristiano Ronaldo e da Bernardeschi.

C’è tanto di Sarri in questo trionfo perché l’ex allenatore del Chelsea ha voluto plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza con scelte che lo hanno portato a battibeccare spesso con i suoi calciatori.

Infatti, a turno, Sarri è stato mandato a quel paese da tutti e tre i suoi attaccanti. Da Cristiano Ronaldo a Dybala, passando per Higuain. Ma alla fine ha avuto ragione lui. Il tecnico bianconero ha sempre minimizzato queste reazioni, come se gli insulti gli entrassero da un orecchio e gli uscissero dall’altro. 

Insomma, Sarri non si è dimostrato solamente un grande allenatore ma anche un ottimo gestore. Alla faccia di chi temeva che non fosse in grado di gestire così tante prime donne.

Ma passiamo alle principali novità tattiche che ha saputo introdurre in una Juventus che era già vincente.

Partendo del basso, la mossa di Cuadrado terzino si è rivelata geniale. Infatti il colombiano ha saputo fare molto bene anche qualche metro di campo dietro rispetto la sua posizione abituale. 

Cuadrado se l’è cavata in fase difensiva e ha rappresentato un valore aggiunto anche in quella offensiva. Tra i pali, Sarri ha alternato con successo Szczesny, che comunque è stato il titolare della squadra, con Buffon, che grazie al tecnico ha raggiunto il record storico di presenze in Serie A.

Al centro della difesa è stato costretto a dare molto spazio ai giovani a causa del grave infortunio di Chiellini. All’inizio, ha fatto benissimo Demiral. Anche meglio dello strapagato De Ligt.

Poi è arrivato anche il grave infortunio del turco e De Ligt ha avuto la personalità di imporsi al fianco di Bonucci. Per il resto se la sono cavata molto bene anche i terzini alternati da Sarri (Danilo, Alex Sandro e De Sciglio).

Infatti, come già detto, Sarri si è dimostrato un ottimo gestore, il suo turnover scientifico ha pagato quasi sempre. A centrocampo, il tecnico ha saputo prendere le decisioni più coraggiose. Ha utilizzato molto Pjanic ma poi ha dato l’ok alla sua cessione perché ritiene Arthur più funzionale alla sua idea di gioco.

La scelta è stata presa anche perché Sarri ha spesso collocato Bentancur in cabina di regia. La mossa si è rivelata vincente perché il giovane uruguaiano è stato tra i migliori dell’intero campionato.

Poi l’ex allenatore del Chelsea ha saputo alternare con successo anche gli altri centrocampisti, dai due neo acquisti Rabiot e Ramsey, all’usato sicuro Matuidi. Sarri ha avuto l’estro, anche se non con continuità, di provare anche Bernardeschi nel ruolo di mezzala di centrocampo (ma l’ex Fiorentina è stato impiegato soprattutto come esterno d’attacco).

Ora l’attacco, il reparto dove Sarri ha saputo dare il meglio di se scatenando più volte la furia dei suoi calciatori offensivi. Infatti il tecnico aveva una idea ben precisa e non l’ha mai cambiata. In questo si è dimostrato un integralista ma alla fine ha avuto ragione lui ed è questo quello che conta. 

  • Le liti di Sarri. Quella con Ronaldo (qui), quella con Higuain (qui) e quella con Dybala (qui).

Del tipo, voi siete le star? Benissimo, ma decido io come dovete giocare. I ‘vaffa’ dei suoi calciatori non lo hanno ammorbidito minimamente. Per Sarri Dybala doveva essere il centravanti della squadra e così è stato. Infatti l’argentino da falso nove ha giocato una stagione straordinaria. Higuain doveva farlo rifiatare ogni tanto? E così è stato ed anche il bomber argentino ha saputo dare un contributo realizzativo.

E Ronaldo? Doveva giocare da esterno come ai tempi di Manchester. E così è stato nonostante la riluttanza del portoghese.

Infatti le liti più aspre di Sarri sono state proprio con Cr7 ma alla fine ha avuto ragione il tecnico visto che il portoghese rischia di stabilire il record assoluto della Serie A a dimostrazione di come possa segnare valanghe di gol anche in quella posizione.

Ronaldo avrebbe voluto giocare al centro dell’attacco, come negli ultimi anni di Madrid, per correre di meno ma ha dovuto rimboccarsi le maniche per il suo bene e quello della Juventus.

Meritano una citazione anche Douglas Costa e Bernardeschi, due calciatori che hanno fatto molto bene alternandosi nel delicato ruolo di esterno d’attacco. Delicato perché Sarri richiede un dispendio di energia ai suoi esterni offensivi (vedere Callejon ai tempi del Napoli…).

Sarri aprirà un ciclo? Tutto dipende dalla Champions League. Se dovesse uscire clamorosamente contro il Lione, o in maniera umiliante contro City o Real, potrebbe essere allontanato anche subito perché il vero obiettivo dei bianconeri è l’Europa.  Il calcio è così, il confine tra trionfo e licenziamento è sottile.