Genoa-Siena, scontri organizzati? L’ultras a Sculli: “Tregua armata, poi…”

Pubblicato il 1 Giugno 2012 - 00:18 OLTRE 6 MESI FA

Sculli parla con gli Ultras sotto la curva (foto Lapresse)

GENOVA – Il caos degli ultrà genoani che bloccarono Genoa-Siena potrebbe essere stato “organizzato”. Secondo quanto sarebbe scritto in un’informativa della squadra mobile di Alessandria (e ripreso dall’agenzia Agi) alcuni capi ultrà genoani avrebbero sentito il giocatore rossoblù Sculli prima dell’incontro. Durante la partita i tifosi entrarono in campo e chiesero ai giocatori di togliersi le magliette. Le magliette furono restituite solo dopo che Sculli andò a parlare in Gradinata Nord.

“Altro soggetto rilevante – si legge sulla nota – risulta essere Massimo Leopizzi, già segnalato nel corso dell’attività investigativa, che appare rivestire un ruolo di vertice nell’ambito delle frange ultrà genoane”. La nota, scrive l’Agi, contiene anche il messaggio inviato da Leopizzi a Sculli il 14 aprile: “Ok fratellino, tregua armata fino a Genoa-Siena… poi LIBERI TUTTI… con voi liberi di scappare… se ci riuscite”.

Il nome di Sculli e quello di Leopizzi sarebbero contenuti, secondo l’Agi,  anche nell’informativa dello Sco (Servizio centrale operativo) alla procura di Cremona. “Risulta che il Leopizzi venne coinvolto in indagini (e sentito in qualita’ di testimone) relativamente alla combine della partita Genoa-Venezia del campionato 2004-2005 per quale venne indagato, a livello penale, anche il presidente del Genoa Enrico Preziosi”.

Stando a quanto scrive l’Agi (e sarebbe scritto nell’informativa) Leopizzi avrebbe detto a Sculli, riferendosi a Enrico Preziosi (condannato a 4 mesi per frode sportiva): “Questo porco qua nel 2006 si è salvato dal carcere grazie a questo signore con cui sei al telefono, rischiava nove anni di condanna sulla schiena e ha fatto un’ora e mezza… per salvargli il culo, domani mattina sai cosa faccio? Mi butto all’infamita’… ho deciso… mi butto infame. Ma quello e’ un infame… io te lo giuro, domani vado in procura e gli dico: signori, ho fatto falsa testimonianza io nel 2006, adesso ve la racconto io la storia… come si permette di dire in galera… ma in galera cosa… pezzo di merda. Ti ho salvato io ti ho salvato Massimo Leopizzi… stronzo, stronzo. Ma che presidente, e’ una carogna, Beppe, non e’ un presidente, e’ un infame… tu sai cosa vuole dire infame, no? Che tu vieni da una famiglia…”.

Sculli, scrive l’Agi, avrebbe risposto così: “Ma le parole che gli ho detto io sai quali sono state? Gli ho detto: presidente, vai via, perche’ piu’ ti avvicini e piu’ questi si inferociscono perche’ a te non ti possono vedere”