Serie A, 37a giornata: Sampdoria in Serie B, Lecce salvo

Pubblicato il 15 Maggio 2011 - 13:35| Aggiornato il 5 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE- Campionato di Calcio di Serie A, 37a giornata.

”L’emozione della Piazza?. Per me e’ stata una bellissima sensazione, la prima, quindi sono rimasto meravigliato ed emozionato, ma credo sia una cosa normale”. E’ felice il tecnico del Milan Massimiliano Allegri per aver chiuso in bellezza in casa con la vittoria 4-1 sul Cagliari per la festa scudetto. ”Ci tenevo soprattutto che i ragazzi finissero bene in casa, davanti ai tifosi, davanti al Presidente che stasera veniva a vedere la squadra, e l’hanno fatto nel migliore dei modi, concludendo con una vittoria”. Ci aspettavamo Pirlo dall’inizio: perche’ una scelta diversa? ”E’ stata una scelta. Emanuelson dava un po’ piu’ di corsa, ho premiato il ragazzo che si e’ sempre comportato bene quando e’ stato chiamato in causa, credevo che stasera potesse essere la sua partita”. La tua firma la possiamo riconoscere anche negli allenamenti, nella fatica e nell’etica del lavoro? Ho chiesto subito alla squadra di cercare di allenarsi con una buona intensita’ perche’ poi l’avremmo riportata sul campo. Cosi’ e’ stato, credo che sia nella cultura di lavoro del Milan, portata 20-25 anni fa da Sacchi. Ho solamente chiesto disponibilita’ ai ragazzi e loro se la son data anche tra di loro”. Se Berlusconi le dicesse ”scelga un nome, glielo regalo”, chi chiederebbe? ”Siccome e’ stato bravissimo a sceglierlo lui l’anno scorso, glielo rifaccio scegliere a lui. E’ giusto cosi’ ”.

La Sampdoria e’ stata battuta 2-1 a Genova dal Palermo ed e’ la terza squadra a retrocedere in serie B, dopo Bari e Brescia. Decisiva la vittoria del Lecce a Bari (2-0) che decreta la salvezza dei giallorossi pugliesi.

La Sampdoria e’ in serie B e il capitano Angelo Palombo si porta sotto la curva in lacrime e con le mani giunte all’altezza del viso come per chiedere scusa ai tifosi. I blucerchiati hanno appena perso in casa 2-1 contro il Palermo e per la contemporanea vittoria del Lecce a Bari sono retrocessi.

Il capitano della Sampdoria e’ stato acclamato dai tifosi. Contestata invece la societa’: la gradinata sud chiede con un coro che il presidente Riccardo Garrone si presenti ”sotto la curva”.

Scattato il piano sicurezza al Ferraris predisposto dalla questura di Genova. I tifosi delle gradinate sono ancora all’interno della struttura, mentre quelli che affollavano i distinti sono stati fatti uscire. Mentre lo stadio si svuota, sono stati intonati cori di insulti contro la famiglia Garrone. La squadra e’ rientrata in campo, guidata da capitan Palombo ed e’ andata sotto la gradinata sud, accolta da insulti e fischi.

La rabbia, e poi le lacrime. Gli insulti e il coraggio di 11 giocatori blucerchiati che, retrocessi in serie B, vanno sotto le gradinate a farsi coprire di insulti. E’ finita, per la Sampdoria. Dopo otto anni c’e’ la serie B. La prossima partita all’Olimpico con la Roma e solo una formalita’. Sampdoria-Palermo, la gara che ha condannato i doriani, e’ la dimostrazione che vivere semplicemente sperando non si puo’. Cosi’, i blucerchiati scivolano e nemmeno tanto dolcemente verso una serie B che, in fondo, si e’ meritata a causa di gare buttate via, partite perse senza combattere, mercato fatto solo sull’onda dell’istinto. La Samp ha perso immeritatamente col Palermo perche’ ci ha messo cuore e muscoli, ha spremuto tutte le forze che aveva in una partita che e’ sembrata viziata da sviste della terna arbitrale, dall’ansia di fare bene, da un Miccoli che non intendeva perdonare il benche’ minimo errore. Il primo tempo vede appunto una Samp generosa e pericolosa in attacco che ha pagato tanto un probabile errore del guardalinee sul gol annullato a Pozzi. Una presunta svista che avvelena subito una partita per tutto il primo tempo guidata dai blucerchiati che hanno premuto in maniera continua costringendo alla difensiva il Palermo. Il gol annullato genera rabbia e frustrazione e porta alla distrazione la difesa della Samp che subisce la rete di Miccoli senza nemmeno accorgersene, in chiusura di primo tempo. La storia di questa partita e’ la storia del dolore dei tifosi e della rabbia del club blucerchiato. Un dolore che si trasforma ancora in rabbia nel secondo tempo: la Samp morde ai polpacci il Palermo fino al gol del pareggio, in verita’ un gol che probabilmente non andava assegnato, con il decollo di Biabiany su assist di Gastaldello. Ma il momentaneo pareggio dei doriani non provoca gioia, stante il vantaggio gol del Lecce sul Bari. La rabbia dei doriani si concretizza in un secondo gol di Poli, in fuorigioco. Sembra stregata la porta del Palermo, stregata questa serie A che dovra’ fare a meno della Sampdoria, il Ferraris a meno del derby visto che il Lecce segna ancora. Eppure il reparto offensivo blucerchiato lavora come mai in questo campionato collezionando 14 calci d’angolo per poi farsi letteralmente beffare da Pinilla al 41′ st che in contropiede segna facile facile. In campo scoppiano piccole risse tra giocatori, perde l’aplomb anche Palombo, il piu’ corretto di tutti. La gradinata sud urla e intona cori, sono tutti con la sciarpa alzata, ma non c’e’ nulla da fare. La Sampdoria e’ in serie B, dopo otto anni. Le lacrime, che pure scorrono copiose anche sul volto del capitano gentile, fanno male ma non servono piu’.

”Una gran bella salvezza”: esulta a fine gara il tecnico del Lecce, Luigi De Canio. ”Dedico questo traguardo – dice – ai giocatori, soprattutto a quelli meno impiegati come Piatti, Coppola e Chevanton: sono stati importanti nel dare un contributo quando chiamati in causa e nel rendere coeso il gruppo. Spero di aver ripagato la grande stima del patron, Giovanni Semeraro, che mi ha fortemente voluto su questa panchina due anni fa. L’ultima dedica va ai miei tifosi, che hanno sempre creduto nel mio lavoro a Lecce”. Il ‘Ferguson del Salento’ si sofferma poi sui positivi risultati finanziari del club: ”Sono tremendamente orgoglioso del conto economico del Lecce, in pari senza mettere in bilancio plusvalenze. Abbiamo indicato una strada per le piccole squadre nella massima serie”. Sulla partita da’ questa lettura: ”L’infortunio di una pedina preziosa e duttile come Olivera (distorsione al ginocchio destro, ndr) mi ha costretto a cambiare i piani, ma chi e’ entrato al suo posto ha svolto bene i compiti assegnati”. Sul futuro e’ chiaro: ”Saro’ l’allenatore del Lecce per altri due anni”. Infine un sintetico bilancio della stagione: ”Ho sentito grande scetticismo intorno a noi dopo la sconfitta nel derby d’andata con il Bari al via del Mare. Adesso abbiamo pero’ dato la nostra risposta. Questa salvezza arriva con una rosa allestita con difficolta’ ed un organico troppo sbilanciato in fase offensiva”. Rabbia nello spogliatoio del Bari. Ecco le parole dure del tecnico, Bortolo Mutti: ”Nelle ultime partite contro Roma, Palermo e Lecce abbiamo subito una serie di torti arbitrali. I direttori di gara non ci hanno rispettato, anzi ci hanno mancato di rispetto. Le nostre gare sono state le piu’ facili da arbitrare”. Sulla gara: ”Abbiamo gestito bene il primo tempo, poi nella ripresa il gol di Jeda ci ha tramortito. Ci e’ mancato un finalizzatore, un attaccante. L’unica nota lieta e’ stata la prova di Grandolfo, il cannoniere della Primavera, che ha mostrato carattere e coraggio. Infine Gillet e’ stato bravo nel finale. La squadra aveva paura che finisse in goleada”. Mutti fa poi il bilancio della stagione, con una frecciata ai ‘senatori’ del gruppo: ”Ho avuto un buon rapporto con tutti i giocatori, il gruppo e’ stato facile da gestire. Mi aspettavo di piu’ da alcuni elementi di fascia medio-alta, potevano fare la differenza, ma non sono stati in grado di farla”. Deluso anche l’attaccante norvegese del Bari, Eric Huseklepp: ”Oggi e’ stata la giornata piu’ amara da quando sono in Puglia”

Grazie al successo per 2-0 in casa del Chievo l’Udinese sale al quarto posto in classifica con 65 punti. I friulani sono ad un passo dalla matematica certezza di partecipare ai preliminari della prossima Champions League. In pratica gli bastera’ non perdere in casa con il Milan nell’ultimo turno di campionato. La Lazio (63 punti) potrebbe ancora raggiungere l’Udinese, ma per scavalcarla dovrebbe vincere a Lecce con nove reti di scarto. Dice invece definitivamente addio alla rincorsa Champions la Roma, sconfitta 2-1 a Catania. I giallorossi sono sesti con 60 punti.

Fiorentina-Bologna 1-1 Cerci 11′ (F) Ramirez 50′ (B)

Chievo-Udinese 0-2 Isla 30′ (U) Asamoah 75′ (U)

Catania-Roma 2-1 Loria 11′ (R) Bergessio 80′ (C) Gomez 94′ (C)

Sampdoria-Palermo 1-2 Miccoli 45′ (P) Biabiany 60′ (S) Pinilla 88′ (P)

Napoli-inter 1-1 Eto’o 5′ (I) Zuniga 45′ (N)

Cesena-Brescia 1-0 Giaccherini 60′ (C)

Bari- Lecce 0-2 Jeda 53′ (L) Masiello autogol 80′ (L)

Parma-Juventus 1 – 0 Giovinco 65′ (P)

La classifica del Campionato:

1. AC Milan 37 24 9 4 65:24 81
2. Inter 37 22 6 8 65:40 73
3. Napoli 37 21 5 10 56:36 69
4. Udinese 37 20 5 12 65:43 65
5. Lazio 37 19 6 12 51:37 63
6. AS Roma 37 17 9 11 56:51 60
7. Juventus 37 15 12 10 55:45 57
8. Palermo 37 17 5 15 57:60 56
9. Fiorentina 37 12 14 11 47:42 50
10. Genoa 37 13 9 15 42:45 48
11. Catania 37 12 10 15 39:49 46
12. Parma 37 11 12 14 38:46 45
13. Cagliari 37 12 8 17 43:50 44
14. Chievo 37 10 13 14 35:39 43
15. Cesena 37 11 10 16 36:47 43
16. Bologna 37 11 12 14 35:48 42
17. Lecce 37 11 8 18 44:62 41
18. Sampdoria 37 8 12 17 32:46 36
19. Brescia 37 7 10 20 32:50 31
20. Bari 37 4 9 24 23:56 21