Serie A: Eto’o è il “salva-Inter”

Pubblicato il 25 Ottobre 2010 - 10:02 OLTRE 6 MESI FA

Rafa Benitez salvato da Samuel Eto'o

Rafa o Jose’, il risultato – un pareggio – non cambia, anche se non si e’ sentito il tintinnar di manette evocato da Mourinho nella passata stagione. Niente gesti ma Benitez mostra il suo lato ‘feroce’ quando la Samp si porta in vantaggio. Due tempi, due facce: nei primi 45 minuti l’Inter tiene palla ma le manca l’ultimo sussulto, non graffia, non morde l’avversario. Si sveglia solo quando sta perdendo e sembra mancare qualcosa, quell’ingrediente magico che fa la differenza.

Non basta la freschezza di Coutinho, l’imponenza di Lucio, l’autorevolezza di Zanetti. Contro la Sampdoria, sotto una pioggerella sottile e costante, l’Inter trova un buon gioco ma non i gol e sara’ ancora tormentone sull’Eto’o dipendenza. Il camerunese, Re Mida del calcio, trasforma in gol ogni palla che tocca.

L’Inter non fa sentire il fiato sul collo all’incredibile Lazio in volata a 19 punti, guadagnando un punticino in casa. L’Inter stasera scopre la crescita travolgente del suo campioncino Coutinho, che, come un’anguilla, sfugge con i suoi guizzi alla difesa doriana. I nerazzurri tengono palla, come vuole Benitez, ma gli spazi si assottigliano contro una Sampdoria che si difende all’arma bianca. I gemelli diversi, Cassano e Pazzini, si involano in contropiede, ma la difesa di casa li contiene, almeno nel primo tempo. Eto’o e’ generoso, attacca e difende, aiuta i compagni ed e’ mobile, ma non trova la palla per portare in vantaggio la sua squadra.

Riuscira’ pero’ a trovare quella del pari, rimediando ad una situazione che poteva sfuggire di mano. La sfida della fantasia e del genio se la aggiudica Coutinho ma l’esperienza di Cassano ha un peso decisivo: palla attaccata al piede, movimento e lampi. Fantantonio c’e’ ma a corrente alternata. Palombo apre il gioco e con i suoi lanci lunghi riesce a catapultare sotto porta i bomber blucerchiati. La partita e’ viva, intensa e offre squarci spettacolari. La prima occasionissima per i nerazzurri arriva al 10′ con baby- Coutinho che scodella in area per Lucio, palla in angolo. Un minuto dopo Cassano avanza sulla destra, fa girare per Tissone che salta Chivu e Zanetti e fa partire un tiro velenoso, fuori di poco. Il match si accende e il fraseggio prolungato dell’ Inter piace ma i gol latitano. Se Coutinho merita gli applausi di San Siro, Biabiany delude, Lucio battibecca con Cassano e Pazzini ma e’ interprete di una prova superba. Si mostra con belle percussioni palla al piede e al 18′ avanza di potenza: tiro a tagliare tutta l’area, ci mette una pezza Zauri.

E’ forse il momento piu’ critico della Sampdoria, asserragliata nella propria area: il piccolo brasiliano ubriaca la difesa con dribbling e finte, va anche al tiro. Sneijder fatica invece a trovare la giusta misura ma e’ attivo tra le linee, gli inserimenti senza palla rendono imprevedibili le azioni. Pazzini mette i brividi all’Inter al 32′: servito da Guberti calcia in acrobazia ma Julio Cesar blocca. Poco dopo e’ Coutinho a spaventare la Sampdoria. Al 43ì capitan Zanetti salva la sua porta in scivolata, anticipando Cassano di un soffio. Nel secondo tempo cambia la musica: gli spazi si aprono, la partita appassiona, ritmo tambureggiante. L’Inter potrebbe segnare ma e’ Zauri a negarle l’1-0. Al 13′, Cambiasso crossa sulla destra per Maicon che tira di detra, batte Curci. Sembra fatta ma Zauri in extremis salva sulla linea. La beffa arriva 4 minuti piu’ tardi: la firma Guberti, complice Chivu che si ferma, pensando di aver ricevuto un fallo da Cassano. Il contatto c’e’ ma il barese ne approfitta, prende palla e la cede in area a Guberti che insacca al volo di destro. Non ci sono le manette, ma Benitez si arrabbia davvero e l’aplomb british evapora di fronte a un match che potrebbe mettersi molto male per i nerazzurri.

Scintille in campo: la Sampd, esausta, abbassa la saracinesca e si lascia assediare. Benitez aggiusta la squadra, giustamente sostituisce Biabiany, con Pandev. Poi e’ il turno di Chivu, dentro Santon. E’ il 35′. Fino a questo momento, a Eto’o era mancato l’ultimo passaggio ma il Re Leone e’ in agguato: servito in maniera splendida da Coutinho ispirato da Cambiasso; sul cross piomba Eto’o il camerunese che, in scivolata, va a rete. L’Inter pensa alla vittoria ma l’assalto non e’ fruttuoso: finisce 1-1 con un pizzico di delusione e qualche motivo di riflessione. E torneranno i temi di quest’anno tra infortunati, panchina corta e mercato; tra campioni appena scoperti e quelli che ancora non macinano, come Maicon. Una cosa e’ certa: a festeggiare sara’ soprattutto Eto’o, una forza della natura.