Serie A, il Cagliari domina ma il Siena regge: 0-0 al Sant'Elia

Pubblicato il 16 Ottobre 2011 - 19:18 OLTRE 6 MESI FA

CAGLIARI – Zero a zero dei rimpianti per il Cagliari: una vittoria con il Siena avrebbe lanciato la squadra di Ficcadenti da sola in testa alla classifica, visti i pareggi di Udinese e Juventus. Soddisfazioni che contano quel che contano considerato che siamo solo alla sesta di campionato.

Ma i rossoblu', anche per merito degli ospiti compattissimi dal primo all'ultimo, hanno fatto poco per vincere: nel primo tempo in porta hanno tirato solo due volte, sempre con Agostini. Mentre nella ripresa le conclusioni da lontano di Conti, Nainggolan e il colpo di testa di Nene' sono finiti piu' o meno comodamente tra le braccia di Brkic.

Brava la squadra di Sannino: reparti e giocatori a cortissima distanza gli uni dagli altri. E un muro di due linee (difesa e centrocampo) sempre al suo posto quando il Cagliari provava a organizzare la manovra. Qualche rimpianto anche per i toscani: non vere e proprie occasioni da rete – ad eccezione di una conclusione nel finale di Destro con il Sant'Elia che ha accompagnato con lo sguardo la palla che andava lentamente fuori – ma ripartenze sempre pericolose e magari non sfruttate con la freddezza che serviva per il colpaccio. Vero e' che di fronte il Siena aveva una difesa tra le migliori del torneo: con la gara di oggi zero reti subite nelle ultime tre partite per 270 minuti di imbattibilita'. Non e' servita la nuova mossa, tra orgoglio isolano e scaramanzia del presidente del Cagliari, Massimo Cellino, con l'invito, raccolto da una buona fetta di tifosi, di porre sulla fronte la benda con il simbolo dei quattro mori. Con il Novara, quando Cellino aveva chiesto ai tifosi di indossare abbigliamento viola per esorcizzare il 17 porta sfortuna, era andata decisamente meglio: vittoria per 2-1. Qualche illusione, dopo la superba prova di Lecce, il Cagliari se l'era anche fatta. Ma dalle prime battute si e' capito che il Siena sarebbe stato un avversario difficile da buttare giu': una marea gialla (di quel colore la maglia indossata oggi da Vergassola e compagni) che lasciava pochi spazi a Conti e compagni. Poco lavoro per Brkic, ma anche rare palle la' davanti per Brienza e Calaio'. Il primo e' comunque riuscito a mettersi in luce all'inizio (forse la palla gol piu' nitida) e alla fine del primo tempo. Il Cagliari ci ha provato con calma tenendo Cossu e Thiago Ribeiro molto larghi, finendo pero' per lasciare Larrivey da solo in balia di Rossettini e Terzi. Il pericolo per Brkic e' arrivato da lontano: quasi una sfida personale con Agostini con il portiere che ha messo in angolo tutte e due le conclusioni dell'esterno a caccia del suo primo gol. Nella ripresa Sannino ha buttato dentro Mannini, subito pericoloso. Mentre Ficcadenti ha risposto con la doppia mossa Ibarbo-Nene' al posto di Cossu e Larrivey. Tatticamente la situazione non e' cambiata. Unica novita' i tanti palloni scaricati sul talentuoso colombiano sempre col guizzo in canna. E ripartenze del Siena che in piu' di un'occasione hanno fatto venire i brividi al Sant'Elia. Quella piu' pericolosa al 42' con il neo entrato Destro da posizione decentrata: Agazzi ha chiuso bene sul primo palo e l'attaccante ha cercato fortuna, senza trovarla, sul secondo.