Serie A, Lazio sola in vetta, stasera Inter-Milan: risultati, marcatori e classifica della dodicesima giornata

Pubblicato il 14 Novembre 2010 - 17:11 OLTRE 6 MESI FA

Dopo due ko consecutivi, la Lazio torna a volare. Ritrova gioco e gol (protagonista uno splendido Zarate con assit, gol e traversa, piu’ Floccari) costringendo il Napoli ad apparire solo la brutta copia di quello ammirato fino ad ora lontano dal San Paolo. E Mazzarri deve recitare il mea culpa per aver lasciato in campo per oltre un’ora il fantasma di Hamsik e – poco di meno – l’ombra di Maggio.

I due, quando in condizione uomini chiave negli schemi partenopei, sono stati letteralmente ‘regalati’ agli avversari. Sufficiente Lavezzi per quanto ha mostrato in avvio (soprattutto la traversa colpita al 29′), mentre nella ripresa anche l’argentino e’ parso piu’ nervoso che incisivo. Spento Cavani, spesso costretto spalle alla porta dal pressing asfissiante dei laziali, e troppo lontano da Muslera per costituire un pericolo. Perfetta, invece, l’interpretazione della partita di Edy Reja, che al momento giusto ricostruisce la Lazio migliore e non soffre nemmeno dopo l’uscita di Brocchi (infortunio al 39′, al suo posto Matuzalem).

I biancocelesti non perdono mai il controllo del centrocampo, soprattutto per merito di Mauri ed Hernanes. E, soprattutto, hanno nel Zarate di oggi ed in Floccari due armi in grado di fare male a chiunque. Lazio e Napoli mettono in scena un bel primo tempo, giocato senza risparmiarsi. La squadra di Reja vuole riprendere il cammino dopo le sconfitte nel derby ed a Cesena. Quella di Mazzarri arriva all’olimpico preceduta dalla fama di sei trasferte in cui ha ottenuto quattro vittorie e due pari.

Lavezzi e’ un pericolo per la difesa biancoceleste (impegna Muslera gia’ all’8′), meno presente Cavani. Hamsik si nota solo al 17′ – ‘liscio’ ad un metro dalla porta su tiro-cross di Maggio -, oltretutto in posizione di fuorigioco. La Lazio aspetta i lanci di Mauri e gli scatti di Zarate. Al 15′ i due ingredienti si fondono alla perfezione ed arriva l’1-0. Il diagonale dell’argentino brucia il lento Cannavaro e non lascia scampo a De Sanctis, che protesta vivacemente per un tocco di braccio. Episodio che poi l’attaccante ammettera’, giustificandosi con una spinta alle spalle.

Comunque per la terna arbitrale e’ tutto regolare. Cosi’ come Bergonzi (sempre in ritardo nelle decisioni) non ha nulla da ridire su un contatto nell’area del Napoli tra Grava e Floccari, apparso almeno sospetto. Dopo aver incassato la rete, gli ospiti giocano il loro miglior quarto d’ora, ma raccolgono solo il legno colpito da Lavezzi, dopo aver seminato Radu e Biava. Le squadre rientrano dall’intervallo senza sostituzioni (Mazzarri, perche’?) e Floccari fa le prove generali del raddoppio: serpentina e destro alto di poco. Finalmente, al 10′, esce Maggio, al suo posto Zuniga.

Ma e’ tardi per rovesciare le sorti della sfida, anche perche’ sei minuti dopo la Lazio va sul 2-0. Scambio Hernanes-Zarate e palla a Floccari che rasoterra coglie De Sanctis incerto sul da farsi.

Zarate corre, rientra, pressa. Ed al 23′ scappa ancora, costringendo De Sanctis alla parata piu’ difficile, in angolo, su un altro diagonale velenoso. Mazzarri si alza sempre meno dalla panchina e, altro segno di sfiducia, rimette la giacca. Esce Grava per dare spazio a Sosa.

Che ripaga con un bel tiro, fuori di poco. Sull’altro fronte Mauri saluta tra gli applausi ed entra Bresciano, che subito mette in difficolta’ De Sanctis con un colpo di testa. Il conto delle traverse si pareggia, al 33′, con il tiro di Maurito, deviato da Cannavaro. Muslera tenta di mettere un po’ di pepe sul finale, perdendo un pallone che aveva gia’ tra le braccia, ma Cavani non ne approfitta. Il Napoli chiude battuto e senza aver segnato, come in trasferta non gli era mai successo in 11 giornate.

Nelle partite del pomeriggio spiccano i successi esterni di Parma e Genoa.

I giallobù si sono imposti di misura sul difficile campo del Bari. Fa la differenza una magia individuale di Candreva su assist di Marques.

Seconda vittoria in altrettante partite per Ballardini. L’allenatore del Genoa espugna il campo del Cagliari con una grande rete del difensore centrale Andrea Ranocchia.

Al Ferraris vince la noia. Sampdoria e Chievo fanno 0-0 e i tifosi invocano il grande assente: Antonio Cassano.

Il Bologna supera il Brescia con l’ennesimo pezzo di bravura di Marco Di Vaio. Derby siciliano pirotecnico e pieno di reti. Fa la differenza una tripletta di Javier Pastore. Il Catania accorcia le distanze con l’ex dell’incontro Terlizzi.

L’Udinese strapazza il Lecce con tripletta di Antonio Di Natale e gol di Antonio Floro Flores. Chiude la giornata il posticipo delle 20.45 tra Inter e Milan.

I risultati, i marcatori e la classifica della dodicesima giornata del campionato di calcio di Serie A.

Bari-Parma 0-1 Candreva 28′ (P)

Bologna-Brescia 1-0 Di Vaio 58′ (B)

Cagliari-Genoa 0-1 Ranocchia 84′ (G)

Palermo-Catania 3-1 Pastore 27′ e 47′  e 85′(P) Terlizzi 46′ (C)

Sampdoria-Chievo Verona 0-0

Udinese-Lecce 4-0 Di Natale (U) 11′ e 25′ e 45′. Floro Flores 50′ (U)

Inter-Milan si giocherà alle ore 20.45

  • Lazio
  • 25
  • Milan
  • 23
  • Napoli
  • 21
  • Juve
  • 20
  • Inter
  • 20
  • Roma
  • 19
  • Palermo
  • 17
  • Udinese
  • 17
  • Genoa
  • 17
  • Sampdoria
  • 16
  • Chievo
  • 16
  • Fiorentina
  • 15
  • Catania
  • 14
  • Parma
  • 14
  • Bologna
  • 14
  • Lecce
  • 12
  • Cagliari
  • 11
  • Brescia
  • 11
  • Cesena
  • 11
  • Bari
  • 9