Serie A: Sampdoria guasta feste, si spezza il sogno scudetto della Roma

Pubblicato il 26 Aprile 2010 - 09:37 OLTRE 6 MESI FA

Antonio Cassano

Niente staffetta, stavolta il controsorpasso all’Inter fallisce e il sogno giallorosso diventa un incubo. La Roma butta all’aria 24 gare da imbattuta, chiudendo di fatto davanti ai 60mila dell’Olimpico la sua corsa verso lo scudetto: il colpo in casa di Ranieri lo fa l’ex Gigi Del Neri, ma soprattutto Giampaolo Pazzini che con una doppietta in rimonta al gol di Totti regala ai blucerchiati tre punti formato speciale per la volata Champions.

E sullo stadio che aspettava di celebrare i suoi campioni, che in avvio si era fermato per ricordare le due ragazzine morte per il crollo a Ventotene, che ha fischiato a tratti Cassano, cala il gelo. Perché il successo della Samp, che pure si era annunciata come un avversario temibile, piomba come un fulmine sulla Roma che dopo i successi su Inter e quello nel derby sembrava impossibile da fermare.

I nerazzurri di Mourinho sono a più due, e a tre giornate dalla fine lo scudetto torna a viaggiare verso Milano. I rimpianti in casa giallorossa sono tanti, perché almeno per 45 minuti c’é stata solo la Roma, protagonista assoluta, ma capace di concretizzare solo con Totti al 14′ del primo tempo. Un tempo però dominato, in ogni angolo del campo, con la Samp annichilita e incapace di qualsiasi azione: ai giallorossi riesce tutto. Ma il sogno è destinato a durare un tempo, appunto: stavolta è Del Neri ad azzeccare le mosse, mette Mannini che sulla fascia sinistra mette sotto scacco la Roma. Ranieri non fa altrettanto bene, vuole vincere, ma sbilancia la squadra, che appare spaccata: tutti davanti e pochi dietro, e il centrocampo che latita. Può sorridere solo la Samp, che fa festa vera perché si riprende il quarto posto e sente l’Europa che conta sempre più vicina. Ma è stata una gara dai due volti: Ranieri sceglie il tridente ‘leggero’, lascia Toni in panchina e manda in campo Totti come terminale d’attacco, davanti a Vucinic-Perrotta-Mexez. Del Neri conferma il duo offensivo Cassano-Pazzini, per mettere paura alla difesa giallorossa. Ma i blucerchiati sono assenti ingiustificati per un tempo: merito dei padroni di casa che partono con un buon ritmo e in un crescendo dilagano, con un possesso palla imbarazzante per gli avversari, costretti a subire le incursioni acrobatiche di Menez, le discese veloci di Vucinic, i tocchi del capitano e la potenza di Burdisso. La Samp non tocca palla: il primo brivido per la Roma arriva al 9′ con un diagonale di Menez che Storari non trattiene e manda in calcio d’angolo. Al 10′ si fa vedere davanti alla porta anche Juan che prova l’acrobazia in rovesciata, ma finisce fuori. E’ una delle tante occasioni, perché solo un minuto più tardi la replica è di Vucinic che non riesce a trovare lo specchio della porta. Due giri di lancette e da un numero di Menez riparte un’altra azione pericolosa: Vucinic crossa per Perrotta che al volo prova il tiro mettendo paura al portiere doriano. La Roma dà il meglio di sé e il gol arriva al 14′ con uno scambio da Totti a Vucinic sulla sinistra, la palla finisce sui piedi del capitano che manda ko il portiere. Lo stadio esplode, e la Roma continua a impazzare. Da uno scambio tra Vucinic e Totti arriva un’altra azione pericolosa dei giallorossi, tira il capitano, esce Storari che devia col braccio sul palo. La squadra di Ranieri non sbaglia un colpo, e Burdisso è un muro: rimedia un pessimo fallo da Pazzini, e poi anticipa Cassano che si era reso insidioso davanti alla porta. Al 34′ i giallorossi reclamano un rigore per un mani di Zauri (che alza il braccio): ma Damato lascia correre, optando per l’involontarietà.La Roma domina, ma la tensione è tanta: scintille tra Vucinic e Perrotta con quest’ultimo infuriato per non essere stato servito dal montenegrino. I due litigano e deve intervenire Totti. La Samp incassa, ma nel secondo tempo la musica cambia: Del Neri ridisegna il centrocampo, toglie Poli e mette Tissone, e Mannini per Guberti che sulla sinistra manda in crisi la Roma.

E infatti arriva il pari al 7′ con Pazzini: Cassano dalla sinistra lancia per il compagno di squadra, Riise è in ritardo e Pazzini schiaccia di testa davanti a uno spaesato Julio Sergio. Ranieri medita e poi si gioca la carta Toni: esce Perrotta, e dal 22′ è una Roma super offensiva. I giallorossi cercano la porta: ci prova Vucinic in contropiede si lancia in solitario, esce Storari sulla palla ma forse tocca anche la gamba e il montenegrino reclama. Cassano deve uscire per i crampi: partita senza troppa gloria quella dell’ex. La Samp sembra sparita, la Roma spinge e ci prova al 36′ con Riise che lancia potente ma ci arriva Storari. Al 40′ si chiude il match: Pazzini firma la doppietta e condanna la Roma. Match point andato, il sogno stavolta è finito.