Serie A, Udinese-Cagliari: Marino rischia esonero

Pubblicato il 19 Dicembre 2009 - 17:31 OLTRE 6 MESI FA

Partita verità, domani, per Pasquale Marino e la “sua” Udinese.

In caso di
sconfitta contro il Cagliari, il tecnico sarebbe esonerato. Lo ha fatto capire
chiaramente il patron Giampaolo Pozzo nel tradizionale incontro con la stampa
per le festività.

«Contro il Cagliari – ha detto Pozzo – serve solo vincere».
Probabilmente anche il pari non eviterebbe l’esonero. A Marino non verrebbero concesse nemmeno evidenti attenuanti rappresentate dall’assenza di sette elementi, soprattutto dal tridente titolare, Sanchez, Pepe, Di Natale.

I rapporti tra il patron dell’Udinese e l’allenatore non sono più idilliaci.
Pozzo addirittura ha detto che in «tre anni abbiamo combinato poco».

Una frase che è un’accusa grave all’indirizzo di Marino e stamani il tecnico ha risposto per le rime all’azionista di riferimento.

«Le accuse del patron non corrispondono al vero, qualcosa in questi tre anni si è fatto – ha detto iltecnico -.

Ho rivalutato il capitale giocatori da uno a dieci, nel primo anno
della mia gestione siamo arrivati settimi, siamo tornati in Europa».

«Sono amareggiato – ha aggiunto – le parole di Pozzo mi fanno più male di un
eventuale provvedimento di esonero, mi sembra di essere trattato come se fossi all’Udinese dal luglio scorso».

«In questi tre anni – ha proseguito il tecnico siciliano – in base agli investimenti fatti, abbiamo raccolto più di tutti, non mi sembra che la squadra con me si sia comportata male.

Anche certa stampa locale non mi ha risparmiato nulla, divento il capro espiatorio di tutto:

se ci sono infortuni la colpa è mia, se non vinciamo idem, ma non si tiene conto che da alcuni turni devo rinunciare ad elementi importanti e che altri giocano in ruoli non loro».

Lo sfogo di Marino è proseguito ancora. «Evidentemente avrei
dovuto piangere alla minima disavventura tecnica – ha spiegato – ma non ne sono capace.

Però, non posso accettare accuse infondate. Non so come si sarebbero
comportate altre squadre se per sei-sette partite avessero rinunciato a oltre il 50 per cento del potenziale offensivo.

Io sono convinto che la stagione si può ancora raddrizzare, a gennaio riavrò tutti gli attaccanti, sarà un’altra Udinese, in ogni caso io penso alla gara di domani con il Cagliari con la piena convinzione che i ragazzi daranno tutto quanto è nelle loro possibilità».

«Faremo bene – ha poi detto con convinzione Marino – i mei sentono parecchio la gara con i sardi.

Vi dico anche che giocheranno anche per me, oltre che per loro e per tutto l’ambiente. Il gruppo è legato al sottoscritto.

Evidentemente sono l’anello debole – ha poi concluso – so che se le cose vanno male riceverò il benservito, ma ciò fa parte del mio mestiere.

Ripeto, però, non posso accettare che mi vengano addossate colpe che non mi spettano».