Serie A, Udinese-Inter streaming – diretta tv: dove vedere

di Aldo Pirrone
Pubblicato il 12 Dicembre 2015 - 22:03 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Udinese-Inter, partita valida per la sedicesima giornata del campionato italiano di calcio di Serie A, verrà trasmessa in diretta tv su Sky Sport alle ore 20.45 ed in diretta streaming su Sky Go.

Le formazioni ufficiali di Udinese-Inter.
UDINESE: 31 Karnezis; 2 Wague, 11 Domizzi, 89 Ivan Piris; 27 Widmer, 16 Iturra, 20 Ciccio Lodi, 8 Fernandes, 21 Edenilson; 77 Thereau, 10 Di Natale.

INTER: 1 Samir Handanovic; 14 Montoya, 25 Miranda, 24 Murillo, 12 Telles; 13 Guarin, 83 Melo; 22 Ljajic, 10 Jovetic, 44 Perisic; 9 Icardi.

Roberto Mancini è sicuro: non c’è nessun ‘problema Icardi’. L’attaccante tornerà a segnare con continuità, al punto tale che l’allenatore dell’Inter si sbilancia: “Sarà il nostro capocannoniere”. Alla vigilia della sfida con l’Udinese, dà il suo incoraggiamento al bomber argentino e preferisce non tornare sulle polemiche arbitrali. L’argomento, però, è ancora molto sentito dall’ambiente nerazzurro, così ci pensa il presidente Erick Thohir dall’Indonesia a mandare una stoccata agli arbitri italiani.

“E’ curioso e ingiusto – spiega Thohir a Sport Mediaset – che l’Inter finisca tutte le partite in dieci. Abbiamo rispetto degli arbitri, loro rispettino il gioco”. Le cinque espulsioni in quindici giornate sono ancora una ferita aperta, ma Mancini vuole che la squadra si concentri sull’obiettivo: mantenere il primato in classifica e tentare la fuga sfruttando gli scontri diretti tra le avversarie scudetto. E l’allenatore è convinto di poter contare sui gol del bomber argentino: “Icardi è un titolare, ha giocato tredici partite su quindici. Non vedo problemi, può succedere, come per gli altri, che stia in panchina. Fa parte della squadra affrontare queste situazioni, a volte si è titolari a volte no. Ma Icardi sarà il nostro capocannoniere e non ci sono problemi”.

Parole di fiducia e di stima. Necessarie per alleggerire la tensione intorno all’attaccante. L’argentino domani al Friuli dovrebbe tornare in campo dal 1′ al fianco di Ljajic sicuramente titolare insieme a “Handanovic, Miranda, Murillo e Telles”, annuncia Mancini. La sfida con l’Udinese è l’ennesimo banco di prova. Per conquistare i tre punti non ci dovranno essere cali di tensione e per questo il tecnico mette in guardia i suoi giocatori: “Loro stanno vivendo un momento ottimo, hanno elementi bravi e un tecnico esperto. Serve una grande partita. Gli scontri diretti di Juve-Fiorentina e Napoli-Roma? Non cambia molto, le posizioni al momento posso variare di domenica in domenica. Bisogna aspettare dopo gennaio”.

Il presidente Thohir, però, si aspetta di poter arrivare alla sosta natalizia con il primo posto saldamente in mano e il passaggio del turno in Coppa Italia. Vuole tre vittorie in tre partite. “Dobbiamo dimostrare – ha spiegato a Inter Channel – che la nuova Inter è forte. Le ultime due gare di campionato sono importanti: la Lazio è una delle squadre più forti della Serie A ma noi dobbiamo vincere perché giochiamo in casa. Col Cagliari, poi, si deve passare il turno. E’ importante, ma sono soddisfatto finora perché questa squadra lotta sempre, è fatta di combattenti”.

Il primo posto in classifica fa sognare lo scudetto, ma sia Mancini che Thohir continuano a concentrarsi sull’obbiettivo terzo posto. La situazione dell’Inter, però, è così positiva che anche il tecnico, per la prima volta da quando è tornato in nerazzurro, non chiede rinforzi alla società dal mercato di gennaio: “Se si va avanti così non c’è bisogno di cambiare nulla. Poi ci sono delle variabili da valutare, però non abbiamo bisogno di nulla”. Piace il giovane attaccante Jonathan Calleri del Boca Junior “lo seguiamo da tempo ma non so se arriverà a Milano”, ma la cosa più importante per Mancini è che il club resista alle offerte per i suoi giocatori.

“Fredy Guarin? Non vogliamo cederlo. Murillo, Brozovic, Telles, vogliamo tenerli tutti. Poi se qualcuno chiede di essere ceduto perché gioca poco lo capisco. Ma per il momento sul mercato non si muove nulla”. Un Mancini soddisfatto e finalmente appagato da un primato che soddisfa le sue ambizioni.