Serie B, Torino: Lerda torna in panchina, riparte il suo progetto

Pubblicato il 22 Marzo 2011 - 11:13 OLTRE 6 MESI FA

TORINO- Si e’ definito ”allibito, sconcertato, incredulo”, e ha aggiunto: ”Se avessi saputo che finiva cosi’, non avrei nemmeno accettato”. Giuseppe Papadopulo stenta a credere che da ieri sera non e’ piu’ allenatore del Toirno, dopo aver guidato i granata solo per due settimane.

La notizia dell’esonero e’ arrivata ieri a sorpresa: il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha informato tutti gli organi di stampa di aver esonerato l’allenatore per fare ritornare in panchina l’ex Franco Lerda, che aveva mandato a casa due settimane fa per rimpiazzarlo con Papadopulo. Le reazioni piu’ immediate sono state improntate all’incredulita’, compresa quella del tecnico esonerato.

In effetti e’ difficile trovare analogie nella storia dei club professionistici in Italia: dieci giorni, con otto allenamenti e due partite: questo e’ stato il ”soggiorno” lavorativo di Papadopulo, allenatore esperto e difensivista, assunto proprio per colmare due principali lacune dei granata, i troppi gol presi e uno spogliatoio fin troppo vivace. Ma questo lasso di tempo e’ stato sufficiente al presidente Cairo, per capire che non c’e’ stata la scossa attesa, almeno con immediatezza. Non era pero’ facile per Papadopulo trasformare il brutto anatroccolo in cigno in solo quattro giorni, di fronte al Livorno, come primo avversario incontrato, che tuttora lotta per un posto nei play off.

Certo, la sconfitta di Frosinone non doveva starci, ma tutto sommato il Torino, anche se disastrato, e’ a quattro punti dalla zona play off, con dieci partite da giocare. Viene da chiedersi in che modo sara’ riaccolto Franco Lerda, prima considerato (e Cairo lo ha sempre ribadito) uno dei migliori allenatori emergenti, poi cacciato e quindi ricollocato al suo posto, con uno spogliatoio quanto meno sconcertato; se e’ vero che il motivo per cui il tecnico cuneese fu esonerato, oltre ai risultati negativi, fu proprio il fatto che non riuscisse piu’ a farsi seguire dalla squadra, o almeno da una parte. E’ anche di non facile comprensione il rapporto tra Cairo e il dg Petrachi, che il presidente ha sempre difeso e elogiato, salvo sconfessarlo quando ha preso l’ultima decisione, cui – raccontano i bene informati – lo stesso Petrachi era contrario, anche perche’ fu lui a portare Lerda a Torino.

Il presidente granata ha anche annunciato di voler lasciare a fine stagione, a patto, naturalmente, di trovare acquirenti seri. Certamente la sua avventura al Torino e’ terminata, almeno sul piano del feeling con la tifoseria ultra’: mettendosi da parte, potrebbe almeno allentare la tensione che attanaglia la squadra, che da mesi gioca in un clima diviso a meta’ tra ostilita’ e indifferenza. Ma non sara’ facile, come non lo e’ stato negli ultimi anni, trovare acquirenti degni. E cosi’ il tormentone del Toro e di Cairo ”prigioniero” di un ambiente che non lo ama piu’, potrebbe continuare ancora per un bel po’ di tempo.