Serie B, Torino-Piacenza

Pubblicato il 30 Aprile 2011 - 09:15| Aggiornato il 5 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA

TORINO –  La squadra traballa un po’ in difesa, Lerda perde qualche giocatore di troppo visto che gli infortuni non vengono recuperati così in fretta come si era pensato inizialmente, Rivalta ancora out, Zavagno diventato punto fisso ne avrà per almeno 15 giorni, Ogbonna è squalificato e Di Cesare viene centellinato perchè “pericolante”.

Alla fine però vediamo D’Ambrosio e Garofalo arruolati e disponibili e se pensiamo che erano titolari fissi già dallo scorso anno, non dovremmo lamentarci nemmeno troppo … per SuperAgo no di sicuro, per D’Ambrosio l’appannato un po’ di più.

Lerda continua a limare il pezzo e prepara con meticolosità la partita con il Piacenza, squadra che arriverà a Torino con la voglia, anzi la necessità di fare punti visto che sta per essere riagganciata dalle inseguitrici del gruppo retrocessione.
Cacia è un brutto cliente e Lerda lo sa, rientra anche Guzman un brutto cliente … per questo cercherà di tenere un po’ più inchiodati dietro i due terzini, limitandone gli inserimenti e privilegiando la fase di copertura … certo bisognerà vedere che piega prende la partita, se si riuscirà a sbloccare il risultato sarà tutto più semplice, mentre se malauguratamente ci si ritroverà in una situazione simile a quella patita con la Reggina, dove la squadra attaccha gioca bene e alla prima occasione pigli una pigna … allora assisteremo ad un assalto all’arma bianca.

Ma inutile pensare a scenari possibili per quest’incontro, ora tutte le partite sono decisive, quelle del Toro innanzi tutto, ma anche quelle degli altri, perchè in caso di uno scivolone i risultati altrui possono diventare un buon paracadute.

Sgrigna l’uomo che fa discutere di più i tifosi oggi, definito un po’ il cocco di Lerda, visto il suo impiego continuo, anche quando la forma fisica non lo accompagna, svolge lavoro differenziato insieme a Gasbarroni e forse … forse, non lo vedremo in campo dal primo minuto.
Situazione particolare quella della punta ex-Vicenza, i pochi gol e un ruolo ancora da “trovare” … nel senso che ha sempre giocato da unica punta o seconda punta in carriera e oggi gioca esterno con licenza di offendere … l’impiego costante e la fiducia illimitata del Mister lo hanno reso alla fine un po’ antipatico al pubblico.