“Dissi no a 200 mila euro”: Farina, “pecora nera” del calcio scommesse

Pubblicato il 20 Dicembre 2011 - 10:40 OLTRE 6 MESI FA

GUBBIO – Gli hanno offerto 200 mila euro per vendere la partita: lui ne guadagnava 90 mila l’anno ma ha detto no: è Simone Farina, calciatore del Gubbio (Serie B). A fine settembre ha denunciato un tentativo di corruzione per la partita di Coppa Italia Cesena-Gubbio, disputata il 30 novembre. Il nome di Farina emerge dalla ordinanza del gip di Cremona, Guido Salvini, relativamente all’episodio che non e’ andato a buon fine e che ha visto coinvolto, tra l’altro, Alessandro Zamperini, ex calciatore di Serie B e Lega Pro.

Secondo quanto denunciato, Farina fu contattato da Zamperini, suo vecchio compagno di squadra nelle giovanili della Roma, il quale “da parte di alcune persone che disponevano di un sacco di soldi” gli offriva 200 mila euro “da dividere con il portiere e almeno due difensori”. Farina ha denunciato tutto alla giustizia sportiva e successivamente alla procura della Repubblica.

Farina, intervistato da La Stampa, ha raccontato il suo incontro con Zamperini, suo ex compagno di squadra: “Mi disse che sarebbe stato disponibile a consegnarmi la somma di 200 mila euro affinché perdessi la partita di Coppa Italia del 30 novembre 2011 contro il Cesena. Avrei dovuto corrompere a mia volta il portiere e almeno due difensori centrali, in modo che si realizzasse il risultato di over”.

Davanti al rifiuto di Farina, Zamperini non si scompose e disse: “Va be’, fammi sapere se a fine stagione avete bisogno di punti per la salvezza. Che vado a comprare qualche giocatore delle squadre avversarie…”