Stati Uniti vincono Mondiale Femminile: Rapinoe, nemica di Trump, in trionfo

di Andrea Pelagatti
Pubblicato il 7 Luglio 2019 - 19:12| Aggiornato il 22 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

Stati Uniti vincono Mondiale Femminile: Rapinoe, nemica di Trump, in trionfo. Foto EPA/IAN LANGSDON

LIONE – Stati Uniti sul tetto del mondo per la quarta volta nella loro storia (è record assoluto). La Nazionale Femminile di calcio ha vinto la finale Mondiale contro l’Olanda, squadra che aveva eliminato le azzurre, con il risultato di due a zero. La grande protagonista della partita, con il gol che ha sbloccato la partita su rigore e con la conquista della scarpa d’oro, è stata Megan Rapinoe, giocatrice che ha “dichiarato guerra” a Donald Trump da inizio Mondiale. 

In realtà il conflitto tra Megan Rapinoe e Donald Trump ha origine ben prima dell’inizio della Coppa del Mondo in Francia. Megan Rapinoe è stata soprannominata “The new American flag” dai suoi fan.

Non è solamente una giocatrice di calcio, Megan Rapinoe è diventata  una icona della lotta contro le disuglianze e le discriminazioni di qualsiasi tipo, specialmente nei confronti della comunità LGBTQ (composta da persone discriminate per il loro orientamento sessuale). La Rapinoe critica da sempre le politiche di governo di Donald Trump ed è una delle sue nemiche più feroci insieme alle stelle di colore della NBA (LeBron James in prima fila). 

Donald Trump ha deciso di rispondere alla Rapinoe ‘snobbando’ la finale dei Mondiali di calcio femminile, a Lione, dove la Nazionale femminile statunitense si è portata sul tetto del mondo per la quarta volta nella sua storia. La delegazione della Casa Bianca è stata di basso profilo ed è stata guidata dalla vicesegretaria al commercio Karen Dunn Kelley.

La precedente delegazione alla finale del 2015 (Usa-Giappone), sotto l’amministrazione Obama, era invece guidata dal vicepresidente Joe Biden, accompagnato dalla moglie Jill. Questa decisione è arrivata in seguito allo scontro fra il presidente e la capitana della squadra statunitense, Megan Rapinoe, dopo che quest’ultima si è rifiutata per protesta di cantare l’inno statunitense e di andare alla Casa Bianca.

La Nazionale Femminile di calcio festeggerà la conquista del suo ennesimo Mondiale lontana dalla Casa Bianca. Un brutto colpo per Trump perché le giocatrici americane sono molto amate e popolari nel loro Paese.