La Polverini promette: “La targa per il tifoso Gabriele Sandri si farà”

Pubblicato il 10 Novembre 2010 - 16:26 OLTRE 6 MESI FA

Gabriele Sandri

La targa dedicata al tifoso della Lazio ucciso, Gabriele Sandri, si farà. Parola di Renata Polverini. La presidente della Regione Lazio ha incontrato il padre di Gabriele, Giorgio Sandri e ha detto: ”Stiamo andando verso una risoluzione positiva di questo fatto increscioso. Stamattina mi sono attivata personalmente con l’amministratore delegato di Autostrade, Castellucci, e con il capo della Polizia, Manganelli. Ho scritto al prefetto di Arezzo e al sindaco di Civitella Val di Chiana dicendo loro che ho sensibilizzato il capo della Polizia e anche il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro”.

“Abbiamo triangolato qualche telefonata – ha spiegato – in queste ore è partita una lettera da Castellucci al viceprefetto di Arezzo e al sindaco di Civitella: si è aperta la procedura per dedicare la targa al giovane tifoso. Ho chiesto personalmente garanzie che avremo una risoluzione positiva e non ho dubbi che questo accadrà”.

”Qualcuno ha portato questioni di ordine pubblico: io credo invece che questo possa essere un significativo gesto per riconciliare le tifoserie con le forze dell’ordine. Non mettere quella targa sarebbe un grave errore. Oggi – ha concluso la presidente – si puo’ dire a chi partecipera’ alla fiaccolata che questa vicenda sta andando verso una risoluzione positiva e se cosi’ sara’ sicuramente andremo tutti ad inaugurare la targa per Gabriele”.

Ieri sul sito della fondazione nata in memoria di Sandri, c’era scritto: “Niente targa in memoria di Gabriele Sandri nella stazione di servizio dell’A1 Badia al pino, dove l’11 novembre del 2007 il tifoso laziale venne ucciso dal poliziotto Luigi Spaccarotella”. Secondo il padre di Sandri lo stop sarebbe arrivato sa Autostrade.

Sulla targa, che doveva essere inaugurata giovedì 11 novembre, in occasione del terzo anniversario dalla morte di Sandri, sarebbe stato scritto: ‘Nel ricordo di Gabriele Sandri, cittadino italiano’. “Motivo del no? – spiegava il sito – La targa creerebbe un precedente da evitare”.

“Non la vogliono perché, sostengono, altrimenti si dovrebbero ricordare tutti i morti negli incidenti – ha detto Giorgio Sandri – Temono che l’autostrada si trasformi in un campo santo. Ma, sinceramente, e con il rispetto per le vittime, mi sembra che la morte di Gabriele abbia qualcosa di diverso. C’è chi ci chiede, l’11 novembre, di andare ugualmente a Badia al pino, ma noi non lo faremo. Però, faccio un appello alle istituzioni affinché ci aiutino a realizzare quanto chiesto dalle 25 mila persone che hanno firmato la petizione popolare per la targa”.

Ora il padre di Gabriele accoglie la promessa della Polverini con entusiasmo. ”Sono soddisfatto – dice Giorgio Sandri – ringrazio la presidente Polverini che si e’ mostrata attenta da subito. Anch’io come lei non ho dubbi che questa vicenda si risolvera’ nel migliore dei modi anche perche’ e’ il modo piu’ semplice per rasserenare gli animi”.

”E’ giusto – ha aggiunto – che ci sia il finale che noi ci aspettiamo e che aspetta tutto il ‘popolo di Gabriele’. All’inizio – ha spiegato riferendosi alla polemica attorno alla realizzazione di una targa in ricordo del figlio – ero rimasto amareggiato, perche’ mi sembrava che, prima di tutto, non ci fosse rispetto per i cittadini ed e’ grave, perche’ le istituzioni devono pensare soprattutto alla gente. Mi sembra che oggi questo sia avvenuto e credo che finalmente, in poco tempo, si potra’ mettere quella targa in ricordo di un giorno infausto per tutta la Repubblica italiana. Adesso – ha concluso Giorgio Sandri – andro’ alla fiaccolata a dare questa buona notizia”.