Tennis-Bnl Italia, Nadal: “Non sono il favorito”

Pubblicato il 26 Aprile 2010 - 11:34 OLTRE 6 MESI FA

Federer e Nadal

Sulla carta sono i “fantastici quattro”, quelli che occupano le prime posizioni del ranking mondiale e che, stando ai pronostici, si dovrebbero giocare da domani la vittoria nella 67/ma edizione degli Internazionali Bnl d’Italia di tennis. In realtà, le quotazioni ai nastri di partenza per Roger Federer, Rafa Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray non sono esattamente le stesse. Il campione di Basilea esordirà sulla terra rossa proprio a Roma, mentre il mancino di Manacor ha già dimostrato le sue indubbie qualità sulla superficie centrando a Montecarlo il sesto successo consecutivo. “Ma non ho visto giocare Nadal ultimamente – le parole di Federer, finalista a Roma nel 2003 e nel 2006 – Indubbiamente sul rosso è il numero uno, lo dicono i suoi record su questo terreno. Adesso è tornato ad alti livelli, ma questo non mi sorprende. E’ il favorito sia qui sia a Parigi”. Lo scorso anno però, al Roland Garros, Nadal fu eliminato da Soderling e proprio lo svizzero ne approfittò aggiudicandosi per la prima volta il prestigioso Slam, l’unico che ancora mancava nella sua sala dei trofei. “Ma è stato a Roma che ho capito di poter giocare ad alti livelli anche sulla terra rossa e di poter vincere a Parigi. Adesso sono più rilassato – l’ammissione di Federer – Nelle ultime settimane mi sono preparato nel modo migliore alla lunga striscia di appuntamenti. Si comincia qui da Roma e si arriva fino a Wimbledon”. Prima di arrivare sull’erba londinese, però, ci sarà da fare i conti con la terra rossa, da sempre il terreno preferito di Rafa Nadal. “Roger dice che sono favorito? Mah…credo sia impossibile dire questo – la replica dell’iberico, campione uscente -, ci sono tanti buoni giocatori e il torneo qui a Roma sarà molto aperto”. Torneo che, in base al sorteggio del tabellone, potrebbe far affrontare i due campioni massimo in semifinale. “E’ difficile pensare a una ipotetica partita con Federer ora che dobbiamo ancora cominciare a giocare.

Di certo, se arriveremo a giocare contro sarà un piacere per entrambi. Negli ultimi due anni e mezzo ho avuto parecchi problemi fisici ma adesso sono tornato a giocare un ottimo tennis”. Chi proverà a vestire i panni del terzo incomodo sarà il serbo Novak Djokovic, finalista nella passata edizione e trionfatore a Roma nel 2008. “E’ sempre un piacere tornare a giocare in una delle città più belle del mondo – ha spiegato – Qui poi ho sempre avuto un gran feeling col pubblico che, da quest’anno, sarà anche più vicino al campo col nuovo Centrale che assomiglia un po’ al Colosseo del tennis”.

Per Djokovic ci sarà di riscattare un inizio di stagione poco brillante sia sul cemento americano che sulla terra, soprattutto dopo la pesante sconfitta rimediata dallo spagnolo Verdasco a Montecarlo. Discorso diverso per l’ultimo del lotto, Andy Murray, giocatore dal grande talento ma non sempre a proprio agio sulla terra rossa. Lo scozzese potrebbe rappresentare una sorta di mina vagante nell’economia del torneo, anche perché inserito nella parte bassa del tabellone, la stessa di Djokovic. “Ma non guardo troppo a queste cose. Certo, Federer è da un po’ che non gioca e non è mai facile rientrare, mentre Nadal a Montecarlo ha dimostrato di essere tornato sui suoi livelli”.