Tennis, Roland Garros. Andrea Arnaboldi il maratoneta: 13 ore in 4 partite FOTO

di Emiliano Condò
Pubblicato il 27 Maggio 2015 - 12:14 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI – Più che un tennista un martoneta. Andrea Arnaboldi si guadagna con le unghie e con i denti la sua prima vittoria nel tabellone principale di un torneo del Grande Slam. Vince a Parigi contro l’australiano Duckworth ed è tre volte un’impresa. Lo è perché è la sèa prima vittoria a uno slam (arrivata a 27 anni), lo è perché è arrivata contro uno che lo precede di quasi 100 posti in classifica Atp (Arnaboldi prima di Parigi, ma ora salirà, era numero 187), lo è perché è arrivata dopo una rimonta straordinaria.

Il tennista azzurro, infatti, aveva perso i primi due set: 6-4 il primo, al tie break il secondo. Dal terzo set, però, è cambiato qualcosa. Arnaboldi ha annullato un matchpoint, ha vinto terzo e quarto per 7-6 prima di schiantare 6-0 l’avversario nel quinto.

Per arrivare a questo secondo turno Arnaboldi (che ha fatto e vinto tre turni di qualificazioni) ha già giocato oltre 13 ore. Un record. Così come è un record il match di qualificazioni contro il francese Herbert, che con il suo tie break finito 27-25 è stato il più lungo della storia delle qualificazioni. La corsa a meno di miracoli si fermerà al secondo turno: arriva Cilic, che è numero 10 e che l’anno scorso ha vinto lo Us Open.