Tessera del tifoso: gli ultras dicono no, a Catania un maxi vertice per studiare una protesta comune

Pubblicato il 24 Luglio 2010 - 16:20 OLTRE 6 MESI FA

Un vertice riservato con 400 rappresentanti di una sessantina di gruppi ultras sostenitori di club di calcio, comprese squadre di Serie A e di altre categorie, si è tenuto nei giorni scorsi a Catania per dire «no alla tessera del tifoso» e trovare una strategia per interventi di protesta comuni.

Secondo il quotidiano La Sicilia, che pubblica la notizia, a Catania si sarebbero incontrati anche gruppi storicamente rivali, ma uniti da obiettivi condivisi come «restare una parte attiva nel calcio» e continuare «a vivere senza sopravvivere». Così insieme si sono seduti ultras del Catania e del Palermo, la cui rivalità costò la vita all’ispettore capo di polizia Filippo Raciti il 2 febbraio del 2007 al Massimino durante il derby, ma anche della Roma e della Lazio, della Juventus e del Napoli, del Milan e del Brescia, del Bari e del Lecce, del Cesena e di squadra di altre categorie come quelli dell’Atalanta (serie B).

Gli ultras si «sentono ingombranti» e contestano le linee delle società che, sostengono, «con la questione dei diritti televisivi» adesso fanno giocare il «calcio in favore di telecamera, non per il pubblico allo stadio». Durante la riunione è stata «stigmatizzata la posizione degli ultras dell’Inter che hanno detto sì alla tessera del tifoso» e ogni gruppo ha annunciato «iniziative di protesta». L’incontro sarebbe servito, infatti, a «fare il punto della situazione» ma senza «trovare soluzioni da mettere sul tavolo».

Anche se c’è una tesi che si sta valutando, sposata da ultras di Catania, Palermo e Lazio: «Lo sciopero dei tifosi a oltranza perchè – sostengono – uno stadio senza il tifo è molto più triste di uno stadio senza partite di calcio».