Tessera del tifoso: silenzio in Curva, ma il debutto passa senza guai

Pubblicato il 29 Agosto 2010 - 22:30 OLTRE 6 MESI FA

Più silenzio che guai. La serie A va in scena senza troppi sussulti, a parte qualche sorpresa in campo, nel primo test vero della tessera del tifoso: dopo una settimana di timori seguiti all’assalto degli ultrà a Bergamo contro il ministro Roberto Maroni – primo promotore della card di fidelizzazione dei supporter calcistici – l’annunciata tolleranza zero qualche effetto deve averlo prodotto.

Come era già accaduto per gli anticipi del sabato (una denuncia e un arresto a Roma per lancio di fumogeni e qualche daspo assestato ai più facinorosi nel bilancio decisamente soft rispetto alle paure della vigilia dell’Olimpico), anche la prima domenica completa del pallone non ha fatto registrare particolari situazioni critiche.

Il motivo dominante è lo scontento dei tifosi, che però alle azioni di forza stanno preferendo la protesta silenziosa. ‘Qualcuno ci vuole cosi” recita lo striscione esposto al San Nicola in una curva muta e senza bandiere nel match delle 18 tra bari e Juve. Il bersaglio del dissenso resta comunque Maroni, al cui indirizzo sono stati rivolti alcuni cori e anche striscioni. ‘Maroni Infame’ la scritta apparsa su una vetrata dell’impianto barese.

Sul piano logistico la tessera ha ricevuto consensi, almeno nel capoluogo pugliese, dove i fedelissimi hanno evitato code e problemi proprio grazie alla card riservata ai tesserati. Anche a Genova, per Samp-Lazio, tutto e’ filato liscio: i tifosi provvisti di tessera hanno trovato varchi dedicati e anche un maggior numero di steward.

Ma il fil rouge, da Nord a Sud, attraversando tutta la penisola, che lega i tifosi d’Italia e’ il dissenso silenzioso: anche a Palermo, nel match con il Cagliari, i tifosi rosanero hanno scelto il gioco del silenzio. Niente canti e cori di sostegno alla squadra, mentre all’esterno del Barbera non sono mancati cori contro il Viminale e le nuove norme. E protesta pacifica a Parma dove trecento tifosi hanno intonato cori contro il Ministro dell’Interno ed uno striscione esposto dalla tifoseria organizzata della curva nord che diceva ”33 anni da Boys con il Parma nel cuore, questa e’ la nostra unica fidelizzazione”. ”Al vostro fianco per fedelta’, senza la tessera per dignita”’ un’altra scritta comparsa al Tardini.

A Milano, nel giorno della passerella del neo acquisto Ibrahimovic, nessun intoppo ai tornelli, ma nemmeno proteste:la carta ‘Cuore rossonero’ ha fatto breccia tra i tifosi. A Firenze cinquecento tifosi viola contrari alla card hanno protestato prima fuori dallo stadio Franchi, davanti alla curva Fiesole, mostrando lo striscione ‘No alla tessera del tifoso’, firmato dai ‘Non allineati’ e sono stati intonati cori contro il ministro Maroni.

Dieci minuti di stop del sistema informatico hanno creato una lunga fila, il timore di perdere l’inizio della partita ha creato un po’ di parapiglia tra i tifosi viola, subito placato. Poi al fischio di inizio del match con il Napoli i supporter sono entrati lasciando pero’ la curva vuota e senza striscioni. Una scritta e’ comparsa vicino alla stazione: ”Maroni leggi I Miserabili. Siamo tutti come Jean Valjean”. Il bilancio del primo week end di calcio con la tessera della discordia sara’ fatto domani, nel vertice con il capo della polizia Manganelli e alcuni dei questori delle citta’ principalmente coinvolte nel progetto.