Tirreno-Adriatico, seconda tappa al belga Merlier. Top Ganna sempre leader della classifica generale

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 8 Marzo 2022 - 19:08 OLTRE 6 MESI FA
Tirreno-Adriatico , seconda tappa al belga Merlier. Top Ganna sempre leader della classifica generale

Tirreno-Adriatico , seconda tappa al belga Merlier. Top Ganna sempre leader della classifica generale (foto Ansa)

Il belga Tim Merlier, 29 anni, alfiere della Alpecin Fenix, ha vinto in volata la seconda tappa della Tirreno-Adriatico. Top Ganna resta leader della Corsa dei due Mari. E cinque italiani hanno chiuso la corsa nei primi dieci. Consonni il primo azzurro (quinto) preceduto da Sagan. Ballerini settimo. E poi nell’ordine Nizzolo, Guarnieri, Vendrame, Viviani rimasti indietro ai meno tre, non è riuscito a risalire rimediando il 29esimo posto. In classifica generale restano ai loro posti Evenepoel (secondo) e Pogacar (terzo).

Una tappa impegnativa

È stata la tappa più’ lunga della Tirreno-Adriatico, 219 km. Da Camaiore a Sovicille (provincia di Siena). Partenza con un minuto di silenzio per manifestare la vicinanza del ciclismo al popolo ucraino. I primi 80 km sono tranquilli ma in prossimità del primo GPM scatta Davide Bais (team Eolo) e va a vincere. Poi si fa raggiungere dal compagno di squadra Francesco Gavazzi e i due se ne vanno. Il gruppo li tiene sotto controllo. A 40 km dall’arrivo i battistrada hanno un vantaggio di 2’26”. Dopo 160 km c’è l’asperità della Pineta (449 m.) e ad una ventina di km lo scoglio Chiusdino (552 m.). La fuga di Bais e Gavazzi termina a 19 km dal traguardo, raggiunti da Soler. Lo spagnolo ha proseguito ma a 3 km dall’arrivo è stato agganciato dalle squadre dei velocisti.

Il c.t. Bennati: “Siamo partiti bene”

Il commissario tecnico della Nazionale , presente alla corsa dei due mari, ha colto l’occasione per elogiare Top Ganna vincitore della cronometro. “È stato perfetto. Ha centrato una vittoria che ha dato morale a lui e a tutti gli azzurri “. Il fatto di essersi messo alle spalle due fenomeni come Evenepoel e Pogacar ha in effetti galvanizzato tutto l’ambiente. Ha schiantato i rivali a quasi 55 km all’ora, ha corso rischi ma ha dimostrato di avere buone gambe. Buon segno in vista della Milano-Sanremo.