Toni-Pandev-Beckham i “nuovi in campo”. E Ferrara si gioca mezza panchina

Pubblicato il 5 Gennaio 2010 - 15:39 OLTRE 6 MESI FA

Ciro Ferrara si gioca a Parma mezza panchina, l’altra metà domenica con il Milan. Milan che prova ad affossare il Genoa in una mezza crisi di Gasperini. L’Inter di mezzogiorno vuole usare il Chievo come trampolino. La Roma si porta a Cagliari Toni e da Cagliari vuol tornare quarta da sola in classifica. Il Siena prova a salvarsi con la Fiorentina. Si ricomincia dopo la sosta per le festività natalizie. Con la diciottesima giornata di serie A, turno infrasettimanale. Inter battistrada e Milan e Juve ad inseguire. Da lontano. Poi Roma, il sorprendente Parma e il Napoli.

Si ricomincia in pieno mercato invernale, con le big al lavoro per riparare gli errori commessi nella campagna acquisti estiva. Una mini rivoluzione, che nei primi giorni di gennaio ha portato Pandev all’Inter, Toni alla Roma e Beckham di ritorno al Milan. Operazioni mirate, che potrebbero consentire ai nerazzurri di allungare, ma anche al Milan e alla Roma di rifarsi sotto.

Gioiscono soprattutto nella capitale, dove l’innesto di Toni fa sorridere Ranieri. Voleva una punta vera e una punta vera è arrivata: «Toni ha mille motivazioni, è un’arma in più che la Roma deve saper sfruttare. Stiamo parlando di un centravanti da area di rigore, un grande colpitore di testa e un uomo di esperienza». Che a Cagliari giocherà al posto di Totti, non convocato per un’infiammazione a un tendine: «Mi auguro che Francesco si riprenda presto – ha concluso Ranieri – perché averlo in squadra ci dà un’altra forza mentale, oltre che tecnico-tattica. Per noi è un giocatore molto importante».

Importante quanto Pandev per l’Inter, che a gennaio dovrà rinunciare ad Eto’o, impegnato nella Coppa d’Africa. Entusiasta il macedone: «In questi ultimi giorni mi sono allenato molto, mentre negli ultimi due mesi avevo lavorato con la Lazio. Se giocherò col Chievo? Sono a disposizione dell’allenatore, sarà lui a decidere, io sono pronto e non ho problemi».

Come Beckham al Milan, che visti gli acciacchi di Pirlo e Seedorf, contro il Genoa potrebbe ottenere subito una maglia da titolare: «Dobbiamo valutare tante piccole cose – ha detto l’allenatore dei rossoneri, Leonardo – la situazione di ogni giocatore. Seedorf, per esempio, ha un piccolo dolore e la sua condizione va studiata bene. Come quella di Pirlo, che ha un indurimento muscolare. Beckham? David è quello che avevamo lasciato, costante e motivato. Il suo ruolo? Sento la necessità di dare dei punti di partenza, di stabilire un ruolo, ma questa non è una mia preoccupazione. In ogni caso David è disponibile ad ogni soluzione. Un allenatore cerca di indirizzare un gioco, non di imporlo e nemmeno di inventarlo».

Un problema che, al contrario, è di stretta attualità alla Juventus, dove Ferrara si gioca – nelle prossime due partite – la panchina. A decidere il futuro dell’allenatore bianconero, la trasferta di domani a Parma e il posticipo di domenica prossima all’Olimpico contro il Milan.  Con gli stessi problemi dell’anno passato: gli infortuni. In Emilia, infatti, Ferrara dovrà rinunciare allo squalificato Cannavaro e agli indisponibili Buffon, Camoranesi, Iaquinta e Sissoko (Coppa D’Africa).

Se la passa decisamente meglio il Napoli, che  ha raggiunto l’accordo col Liverpool per l’acquisto di Dessena e domani giocherà a Bergamo contro l’Atalanta. Turno interlocutorio per il Bari, che alla ripresa ospiterà l’Udinese e per la Fiorentina, impegnata fuori casa nel derby con il Siena.

Da seguire con attenzione Sampdoria-Palermo, con il blucerchiato Pazzini frastornato dall’offerta di 24 milioni di euro avanzata del Chelsea. Chiudono la giornata Catania-Bologna e Lazio-Livorno, due scontri fondamentali in chiave retrocessione.