Tour de France, fenomeno Pogacar: vince tappa e maglia gialla, resa onorevole di Van Aert

Tour de France, fenomeno Pogacar: vince tappa e maglia gialla, resa onorevole di Van Aert. Gli avversari riconoscono la sua superiorità. È un marziano

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 7 Luglio 2022 - 18:25 OLTRE 6 MESI FA
Tour de France, fenomeno Pogacar: vince tappa e maglia gialla, resa onorevole di Van Aert. Gli avversari riconoscono la sua superiorità. È un marziano

Tour de France, fenomeno Pogacar: vince tappa e maglia gialla, resa onorevole di Van Aert. Gli avversari riconoscono la sua superiorità. È un marziano

Fenomeno Pogacar al Tour de France. Tappa e maglia gialla. Un trionfo. Una potenza devastante.

Resta in prima linea fino a 380 metri poi apre il gas. Supera tutti con una facilità disarmante. A 100 metri dal traguardo si volta, controlla i bracconieri, da’ un’ultima sgasata per maggiore tranquillità e termina a braccia alzate, con un urlo liberatorio. Gli avversari – tutti – riconoscono la sua superiorità. Matheus (secondo) va oltre:  “Uno come Tadej fa la fortuna di tutto il movimento“.  Sottinteso: è un marziano.

Van Aert, crollato dopo una fuga di oltre 100 km, si è consolato (si fa per dire) con la maglia verde. Comunque ha dato uno spettacolo di forza ed eleganza.

ORDINE DI ARRIVO DEL TOUR

Primo Pogacar, secondo Matthews, terzo Gaudu, quarto Pidcock , quinto Quintana, sesto Teuns, settimo Vingegaard. A seguire Martinez (8), Roglic (9), Bardet (10).

CLASSIFICA GENERALE DEL TOUR

Nuova maglia gialla è Pogacar . Secondo a 4” Powless (decisivo l’abbuono), terzo Vingegaard +31, quarto Adam Yates +39”, quinto Pidcock. +40”. A seguire Thomas Geraint +46”, Vlasov + 52”, Marines + 1’, Bardet + 1’01”, Gaudu + 1’02”, Quintana 1’05”.

RABI ROGLIC SI È AGGIUSTATO IN CORSA LA SPALLA LUSSATA

Lo sloveno Primoz Roglic, campione imprevedibile, ne ha fatta un’altra delle sue. Per una caduta , nel finale della quinta tappa, si è lussato una spalla, il braccio è uscito dalla sua sede. Il dolore è stato  lancinante. Teoricamente non si riesce a correre in bici. Di più: prima di ridurre una lussazione di norma si esegue un controllo radiografico. Roglic non ha detto niente a nessuno, addirittura si è alzato sui pedali, ha fatto una smorfia e si è….medicato. E non ha perso molto da Pogacar. Fenomeno.
 All’arrivo ha sfidato Tadej partendo ai 500 metri. Ha recuperato molto bene.

TRAPPOLE SULE ARDENNE. NON È PARTITO DANIEL OSS

È stata una tappa ricca di trappole con tre GPM, in pratica la traversata delle Ardenne. Un percorso da classica del Nord con arrivo in salita. E dopo le fatiche del pavé (quinta tappa) che hanno lasciato segni nelle gambe.

Non è partito il trentino Daniel Oss, 35 anni, uomo di fiducia di Sagan,  per la frattura di una vertebra cervicale causata dall’impatto con uno spettatore che si era un po’ troppo sporto a sulla strada. Dovrà  restare immobilizzato alcune settimane. Peccato. Partenza da Binche città del Belgio (famosa per il suo carnevale) e arrivo a Longwy, nel dipartimento della Mosella, dopo 220 km. Partenza alle 12.16 e subito due fughe (annullate).

A 140 km dal traguardo a sorpresa va in fuga la maglia gialla Van Aert con il danese Fuglsang e lo statunitense Simmons. E sempre Van Aert ha vinto il traguardo intermedio di Carignan – posto al km.145,9 –  mettendo in cascina altri 20 punti. Ai -30 km  la maglia gialla è rimasta sola,

 Il compagno di fuga Simmons non ce l’ha fatta a reggere il ritmo forsennato del belga. Dietro il gruppo si è scatenato trascinato da Ineos e UAE. E a  11 km dalla linea d’arrivo è finita l’avventura i Wout Van Aert. Ancora una caduta a 8 km dal traguardo, in piena bagarre. Niente di grave. Poi il finale show dello sloveno.

TAPPA N.7 (venerdì 8 luglio 2022)
Primo, vero, arrivo in salita. Tappa insidiosa. È la Tomblaine-La Super Planche des Belles Filles di 176,5 km. Gli ultimi 7 km promettono brividi e spettacolo con una pendenza media dell’8,7%, con punte micidiali del 24%. Si arriva su una cima dei Vosgi, la catena montuosa che separa la Francia dalla Germania.

Qui hanno vinto Froome (2022),Nibali (2014), Fabio Aru (2017), il belga Teuns (2019). E proprio qui, nel 2020, il semi-sconosciuto Tadej Pogacar non solo ha vinto la tappa ma ha strappato la maglia gialla al connazionale e favorito Roglic stabilendo il nuovo record di scalata (16’10”).