Tour de France, Vingegaard ipoteca la maglia gialla: il danese è magnifico sui Pirenei

Per il leader della classifica successo nella diciottesima tappa e gesto di grande rispetto nei confronti del rivale Pogacar.

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 21 Luglio 2022 - 19:11 OLTRE 6 MESI FA
Tour de France Vingegaard

Tour de France, Vingegaard ipoteca la maglia gialla: il danese è magnifico sui Pirenei (foto ANSA)

Il danese Jonas Vingegaard ha vinto in maglia gialla l’ultima tappa pirenaica staccando tutti sulla micidiale salita di Hautacam; una impresa trionfale che resterà tra le leggende del Tour de France. Un esempio di FairPlay, una lezione di sport educativo, specie di questi tempi. Due volte ha aspettato il rivale Pogacar: quando Tadej  è caduto in discesa, accanto a lui; e quando lo sloveno, risalito in sella e ferito, invocava il soccorso della ammiraglia rimasta imbottigliata sul tracciato. Attimi da incorniciare. Pogacar ha concluso secondo a 1’08”.

Tappone, a tre giorni da Parigi

L’ultimo tappone pirenaico, prima della temuta cronometro di sabato, ha chiuso un trittico secondo attese e copione. Da Lourdes (399 m.) a Hautacam (1.520 m.), 143,5 km durissimi, inevitabilmente selettivi. Con tre GPM di prima categoria racchiusi negli ultimi 60 km: Col d’Aubisque (1.709 m.) ,il Col de Spandelles (1.378 m.) e, 33  km più avanti, l’imbocco della mitica salita di Hautacam, (13,6 km), la più dura di giornata. Qui nel 2014 trionfò Vincenzo Nibali in maglia gialla. La selezione vera e propria è iniziata comunque  sul’Aubisque, parte integrante della leggenda del Tour. Una scalata inserita 71 volte nella storia della Grand Boucle. Gli italiani da ricordare? Bartali vi transito’ per primo nel 1938, Coppi nel 1949 e nel 1952, Battistini nel 1960, Vladimiro Panizza (1976), Chiappucci (1993), Alberto Eli (1999).  E da oggi Ciccone. Altrettanto duri gli ultimi due: il Col de Spandelles (10,3 km all8,3% con punte dell’11%) e l’Hautacam (13,6 km al 7,8% cin picchi del 13%).

Froome, Damiano Caruso e Erviti colpiti dal Covid

Alla partenza da Lourdes la notizia di altri tre positivi al virus: il campione keniota (naturalizzato britannico )Chris Froome; il nostro Damiano Caruso (22esimo in classifica generale) e lo spagnolo di Pamplona Imanol Erviti. Tre veterani over 33. Il più vecchio (Erviti) ne ha 38. Per il siciliano Caruso si tratta del primo ritiro in una grande corsa a tappe dopo 15 giri consecutivi portati a termine. Peccato.

FairPlay tra i due duellanti dopo la caduta di Pogacar. Applausi.

Partenza alle 13.37. Ritmo subito pazzesco. Gran caldo. Wout Van Aert ha vinto il traguardo volante di Lauruns ( al km 58) ed è matematicamente la maglia verde del Tour 2022. Giulio Ciccone è passato per primo sull’Aubisque ( al km 76) e ha guadagnato  punti preziosi per la classifica scalatori (maglia a pois).Ai -39 km è iniziato il duello Pogacar-Vingegaard. Scatti, contro scatti,rabbiose accelerazioni . Ai -35 quarto scatto di Pogacar con un rapportone (53×27). Vingegaard resta a ruota, Che spettacolo! Folla in delirio. Ai -27 colpo di scena: Pogacar cade in una curva, si rialza subito, raggiunge la maglia gialla ed il danese gli da la mano e si congratula con lui per il pronto recupero.  Immagine da cineteca, fortemente educativa. FairPlay sottolineato dal pubblico con una esplosione di ammirazione. Ai -15 km tre battistrada (Val Aert, Martinez, Thibaut Pinot) vanno a caccia della vittoria. I “due tenori” inseguono con un ritardo di 2’28”. Ai -7 restano al comando Van Aert e Martinez. Dietro un trio formidabile: Vingegaard, Pogacar, Kuss che “vuole” raggiungerli. E ce la fanno ai -5 km. Mezzo km dopo cede lo sloveno e Vingegaard e Van Aert volano al traguardo. Ai – 3 km allunga il fortissimo danese, è un rullo, un fenomeno. Il pubblico è una bolgia, un Maracana’. Vingegaard taglia il traguardo in solitaria, baci alla folla, alle telecamere. Il Tour è suo. Meritatamente.Pogacar, ferito e visibilmente deluso, arriva sulla linea d’arrivo con un ritardo di 1’04”, Van Aert a 2’

Tour de France, l’ordine di arrivo della 18a tappa

Primo Vingegaard. A seguire Pogacar (+ 1’08”); Van Aert (+2’10”); Thomas. (+ 2’54”), Gaudu (+ 2’58”)Lutsenko (+ 3’09”),  Martinez (3’09”)

La classifica generale: Primo Vingegaard. A seguire Pogacar (+ 3’26”), Gerain Thomas (+ 8’00);Gaudu (+ 11’05”), Quintana (+ 13’25”).

La tappa numero 19

Da Castelnau Magnoac a Cahors di 188,5 km. Frazione sulla carta di recupero dopo il trittico pirenaico e alla vigilia di una cronometro di 40,7 km. Tappa di pianura. Poi ne restano solo due. Gran finale domenica 24 luglio. Ma i giochi saranno già conclusi.