Udinese, amaro risveglio. Guidolin: “Non siamo marziani”

Pubblicato il 4 Aprile 2011 - 19:31 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Guidolin

UDINE – Le concomitanti sconfitte della Lazio e della Roma rendono quasi indolore il capitombolo dei bianconeri a Lecce al termine di una prova negativa sotto tutti i punti di vista, e ora l’Udinese vuole voltare pagina. Francesco Guidolin è convinto che si tratti di un incidente di percorso e rassicura sullo stato di condizione generale dei suoi. Secondo il tecnico l’Udinese non è stanca dopo una lunga, poderosa corsa tanto da travolgere tutti gli ostacoli che ha incontrato consentendole di arrivare vicina al vertice e di portarsi a meno sei dal Milan.

Ora di scudetto non si parla più, ma per la Champions l’Udinese rimane favorita. ”Subito dopo la gara di Lecce e per tutto il viaggio di rientro a Udine – ha detto oggi Guidolin – eravamo molto amareggiati, ho visto la delusione nello sguardo dei miei ragazzi. Poi, giunti all’aeroporto di Ronchi dei Legionari, abbiamo ritrovato il sorriso, c’erano i tifosi ad attenderci, a rincuorarci, a salutarci. E’ facile trovarli quando si vince, è difficile invece quando si perde, per cui a loro va il nostro grazie e la loro vicinanza ci permette di iniziare positivamente la settimana”.

Sulle cause della sconfitta il tecnico è stato categorico: ”Innanzitutto va precisato che mai abbiamo pensato di essere imbattibili, sappiamo che più si allunga la striscia dei risultati utili e più aumentano le insidie. Non siamo marziani, dico anche che talune voci su quello che sarebbe stato il nostro obiettivo finale ci hanno nuociuto. Poi ci sono state altre piccolissime cose che hanno generato la giornata no, ma non è il caso di enumerarle o farvi riferimento. Il Lecce ha giocato meglio di noi e cercare scuse non sarebbe serio nei confronti della formazione salentina. Dobbiamo solamente essere bravi a rimetterci in piedi, dobbiamo ritrovare la strada maestra che avevamo imboccato alcuni mesi fa con il nostro comportamento, con le nostre qualità”.

“Insomma – ha riassunto – dobbiamo ritrovare lo spirito di due settimane fa”. Per Guidolin c’è un unico rimpianto: ”Abbiamo iniziato il secondo tempo con il piglio giusto e prima di subire il raddoppio del Lecce abbiamo colpito il palo con Abdi. Avessimo segnato probabilmente avremmo vinto. E’ un rimpianto però che si racchiude in due minuti e che non può sostenere la storia di altri 95 che premiano chi ha giocato meglio di noi”. Ora i bianconeri sono attesi alla prova-verità rappresentata dalla sfida con la Roma.

”Sarà un match difficile – ha ammonito il tecnico bianconero – loro avranno il dente avvelenato dopo la sconfitta casalinga con la Juventus, ma sono una squadra che ha le potenzialità per vincere tre-quattro gare consecutive. La Roma è pericolosa, dunque farà di tutto per recuperare il distacco nei confronti di alcune squadre che la precedono, noi dovremo solamente preparare bene la gara, lavorando con intensità e con tranquillità. Mancherà lo squalificato Inler. Speriamo che la squadra giochi da squadra, in tal caso – ha concluso – le defezioni si possono avvertire di meno”.