Ultras serbi, la Polizia: “Controlli insufficienti durante il filtraggio”

Allo Stadio di Genova  sono stati fatti dei controlli in ”carente” nella fase di filtraggio dei tifosi serbi. Lo ha detto il portavoce dell’osservatorio delle manifestazioni sportive, Roberto Massucci, sottolineando che però ciò è stato dovuto a diversi fattori, tra cui ”la vera e propria determinazione criminale” dei tifosi violenti che hanno ”letteralmente assalito le forze di Polizia”.

Ricostruendo le fasi della giornata di martedì, Massucci ha individuato tre momenti di ”criticità”: la mancanza di informazioni provenienti dalla Serbia, l’ingresso dei tifosi allo stadio e l’uscita degli ultrà serbi più violenti che, ”vistisi perduti, hanno assaltato le forze di polizia”.

Ma cosa non ha funzionato, in particolare, all’ingresso dello stadio e perché non è stato impedito ai tifosi serbi gia’ protagonisti delle violenze in citta’ di entrare a Marassi? Ci sono stati ”diversi fattori” ha spiegato Massucci, che hanno determinato le criticita’. Anzitutto ”l’infelice collocazione dello stadio Marassi”, in pieno centro cittadino e praticamente attaccato ai palazzi, ”che non consente un prefiltraggio scrupoloso persona per persona”.

Proprio questo, prosegue, ha fatto sì che le forze di polizia decidessero di ”togliere dalla strada” i tifosi serbi, evitando così un contatto con i cittadini. Anche gli ultrà hanno avuto le loro responsabilità: se da un lato molti si sono messi in fila in maniera ”molto disciplinata, con biglietto e documento alla mano”, altri, ”veri e propri criminali – dice Massucci – hanno occultato in parti del corpo che non possono essere controllate allo stadio, tutti quegli oggetti che poi abbiamo visto lanciare in campo”.

Massucci, come avevano già fatto Maroni e Manganelli in mattinata, ha voluto sottolineare che intervenire nel settore occupato dai serbi sarebbe stata una scelta ”inopportuna e pericolosa”, che avrebbe provocato una ”reazione scomposta” degli ultrà con ovvie conseguenze su tanti tifosi innocenti. Tanto che gli scontri all’uscita dello stadio sono scoppiati nel momento in cui i più violenti si sono resi conto che per loro non sarebbe stato possibile nascondersi tra i tifosi corretti.

”Abbiamo isolato l’intero settore per bloccare i piu’ facinorosi – spiega ancora Massucci -. Una volta vistisi perduti hanno attaccato le forze dell’ordine e noi li abbiamo contenuti”. L’intervento della polizia, conclude, e’ stato dunque ”misurato e appropriato al livello di pericolosita’ che ci era stato segnalato. E lo dicono i fatti: poteva essere un nuovo Heysel e ci sono stati solo due feriti tra le forze dell’ordine”.

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