Varese, Giuseppe Abbagnale e Rossano Galtarossa salvano anziano nel lago

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Febbraio 2014 - 10:35 OLTRE 6 MESI FA
Varese, Giuseppe Abbagnale e Rossano Galtarossa salvano anziano nel lago

Varese, Giuseppe Abbagnale e Rossano Galtarossa salvano anziano nel lago

VARESE – Un anziano di 84 anni è caduto nel lago di Varese la mattina del 3 febbraio ed è stato salvato da Giuseppe Abbagnale e Rossano Galtarossa. Campioni di canottaggio e anche eroi, scrive Marco Callai su Il Messaggero. L’incidente si è verificato intorno alle 12 del 3 febbraio. L’anziano ha perso l’equilibrio mentre era a riva ed è caduto nelle acque gelide. E al suo grido di aiuto hanno risposto Abbagnale e Galtarossa.

Callai scrive su Il Messaggero:

“Nelle loro bacheche, c”è buona parte della storia del canottaggio azzurro. Sette medaglie olimpiche (tre ori) ed undici titoli mondiali. Esempi di sport pulito e vincente e, da oggi, anche di coraggio, cuore e prontezza. Questa mattina, a Varese, Giuseppe Abbagnale e Rossano Galtarossa, dal novembre 2012 presidente e consigliere della Federazione Italiana Canottaggio, hanno partecipato al salvataggio di un uomo di 84 anni. A tirarlo fuori dalle fredde acque del lago, aiutandosi con dei legni, è stato il cuoco Cristian Latini.

Nelle vicinanze, all”interno dell”Hotel Mariuccia presso cui lavora Latini, Abbagnale e Galtarossa stavano partecipando a una riunione con le autorità locali per l”organizzazione del Mondiale Under 23, in programma a luglio, e, dopo aver sentito l”allarme, si sono precipitati sulla riva del lago in soccorso dell”anziano”. 

Quando sono giunti sul posto l’uomo sembrava morto, Galtarossa racconta:

“L”uomo sembrava morto: non respirava per niente e la sua faccia era diventata color viola. Abbiamo chiamato i soccorsi quasi per formalità, convinti di non esser arrivati in tempo. Io ed il presidente abbiamo voluto tentare comunque un estremo salvataggio – prosegue il pluricampione padovano – Io ho praticato il massaggio cardiaco, Peppe (Abbagnale n.d.r.) gli teneva la testa e controllava il battito”.

Il polso non batteva e i due campioni hanno iniziato la rianimazione, racconta ancora Galtarossa:

“Per agevolarlo lo abbiamo aiutato a espellere il liquido in eccesso è stata una reazione istintiva alla situazione. In altre situazioni di emergenza, mi ero limitato a chiamare il 118.  E’ stato fondamentale non farsi prendere dal panico e provare a mettere in pratica quanto appreso negli anni scorsi leggendo un manuale di primo soccorso”.