Verona-Chievo, il derby dell’ Arena torna dopo undici anni in Serie A

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Novembre 2013 - 09:52 OLTRE 6 MESI FA
Una foto di Verona-Chievo del 1998-1999

Una foto di Verona-Chievo del 1998-1999

VERONA – C’è il derby dell’Adige, Verona si ferma. Dopo 11 anni Verona ritrova il suo derby e lo ritrova in serie A, con una squadra, il Verona di Andrea Mandorlini, vera sorpresa di questo inizio di stagione e con l’altra, il Chievo, ultima in classifica e con un nuovo allenatore, Eugenio Corini.

Il Verona cerca il record di sette vittorie casalinghe consecutive. Il Chievo ha un imperativo: muovere una classifica difficile. I motivi di interesse ci sono tutti per non perdersi il derby di Verona.

Una sfida che non si gioca da undici anni. Era la stagione 2001-2002 ed era la prima volta che le due squadre cittadine giocavano contro nel massimo campionato. Quell’anno l’Hellas retrocesse, ora dopo 11 anni ha finalmente ritrovato la Serie A. Il Chievo è la piccola realtà, un quartiere di Verona di circa 2500 abitanti, ubicato sulla riva del fiume Adige a circa quattro chilometri dal centro storico. La società del presidente Campedelli ha conosciuto la A solamente nel 2001, ma è una felice realtà così come il Verona che quest’anno ha visto ben 17 mila tifosi sottoscrivere l’abbonamento. “Ho avuto la fortuna di rappresentare entrambe le squadre e di segnare con tutte e due le maglie nei derby – afferma Corini – senza dubbio è una grande soddisfazione che porto con me come un bel ricordo della mia carriera. Voglio massima concentrazione da parte di tutti. Sarà fondamentale l’approccio e l’equilibrio mentale a questa sfida”.

Di contro Mandorlini ammette che “tutti sperano che le cose vadano bene ma la verità è che sino ad ora sono andate oltre ogni più rosea aspettativa. La sfida con il Chievo ha un sapore particolare, che viviamo con grande entusiasmo. Siamo in un buon momento e ci siamo preparati al meglio per una gara dura e difficile”. Spettatore interessato del derby è il sindaco Flavio Tosi, che non nasconde il suo tifo per l’Hellas.

“Sono sindaco di tutti i cittadini di Verona ma sono tifoso solo dell’Hellas – afferma ai microfoni di Radio 24 -. Il Chievo in questi ultimi anni è stato un beneficio d’immagine, d’indotto economico, di pubblicità e visibilità per la città essendo rimasto in Serie A per dieci stagioni. Però la vera squadra della città rimane l’Hellas. Il Chievo è ancora una simpatica squadra di quartiere, ha una bella tifoseria, è come Davide contro Golia. Talvolta in nazionale si vedono giocatori che tirano indietro la gamba e non combattono pur rappresentando tutto il paese, invece il nostro Luca Toni è l’esempio di come si dovrebbe lottare in campo”. “Come sindaco spero, e immagino, che nel derby ci sia una sana rivalità con qualche sfottò e insulto da stadio. Sarò in curva dell’Hellas come sempre” continua Tosi che a chi gli chiede un pronostico risponde:

“Faccio gli scongiuri e ‘mi tocco’ tanto in radio non si vede e poi dico vince il Chievo 4-0 perché devo gufare e non posso sbilanciarmi a favore dell’Hellas perché porto sfiga”.