Verona-Palermo: picchiano tre “perché meridionali”, arrestati due ultras Hellas

Pubblicato il 17 Settembre 2014 - 19:01 OLTRE 6 MESI FA

VERONA – Picchiati perché meridionali: è successo prima della partita Verona-Palermo a tre malcapitati, un sardo e due campani. Per l’aggressione sono stati arrestati dagli agenti della Digos due ultras veronesi, sospettati insieme con altri ultras gialloblù ancora non identificati.

La partita, posticipo della seconda giornata di Serie A, si è svolta senza particolari problemi di ordine pubblico. I tifosi del Palermo erano 150 e sono arrivati e poi andati via dallo stadio Bentegodi senza incidenti.

Ma le tre vittime dell’aggressione, tutti liberi professionisti temporaneamente residenti a Verona, avevano fatto il biglietto in un settore riservato ai tifosi locali, visto che volevano vedersi la partita come appassionati di calcio e non perché tifosi del Palermo. Infatti al momento dell’ingresso allo stadio non avevano nessun “segno distintivo”: né sciarpe, né bandiere, né magliette che li identificassero come tifosi della squadra di casa o della squadra ospite (cosa che nella stessa giornata, a Livorno, era costata cara a quattro tifosi del Latina).

Li ha traditi l’accento meridionale, che ha attirato su di loro la malevola attenzione di alcuni ultras del Verona, che hanno chiesto loro da dove venissero. I tre, impauriti e sorpresi dalla minacciosa richiesta, non hanno risposto nulla. Ma non hanno avuto il tempo di fare altro perché sono stati colpiti con calci e pugni e privati del biglietto.

Le vittime hanno denunciato ieri l’accaduto alla Digos che, grazie alle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, ha identificato i presunti responsabili, i quali, stamani, sono stati prelevati dalle rispettive abitazioni. Si tratta di due noti ultras della “Curva Sud”, uno di 25 anni residente in provincia ed uno di 21 anni residente in città, entrambi già sottoposti in passato al cosiddetto Daspo per analoghi episodi di violenza durante le partite dall’Hellas Verona. Uno dei due è stato più volte denunciato per rissa, minacce, lesioni personali. Ora sono accusati di rapina aggravata e lesioni personali.

Oltre ai due la Digos ha portato in Questura un diciassettenne, riconosciuto tra gli aggressori; vista la minore età e per il fatto di essere incensurato, seppur noto per la sua militanza nei gruppi ultrà dell’Hellas Verona che si interfacciano con le locali compagini della destra radicale, è stato denunciato e, in accordo con il Tribunale per i minorenni di Venezia, rilasciato e affidato ai genitori. Per tutti e tre il Questore di Verona Danilo Gagliardi ha avviato il procedimento amministrativo per vietare l’accesso allo stadio. Nel frattempo la polizia sta svolgendo accertamenti per identificare il resto degli aggressori.