Wada blocca Olimpiadi Rio: “Laboratorio antidoping non a norma”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Giugno 2016 - 23:53 OLTRE 6 MESI FA
Wada blocca Olimpiadi Rio: "Non c'è laboratorio antidoping"

Wada blocca Olimpiadi Rio: “Non c’è laboratorio antidoping”

ROMA – L’Agenzia Mondiale antidoping, Wada, ha bocciato il laboratorio antidoping di Rio de Janerio a sei settimane dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Un passo clamoroso, ma necessario: sospendere, di nuovo, l’accredito al laboratorio della metropoli carioca, il Ladetec/UFRJ, che sarebbe stato centrale nella gestione dei test da effettuare sulle migliaia di atleti in gara ai Giochi.

“Mancata conformità” alla normativa Isl (International Standard for Laboratories), così la Wada, che ha sede a Montreal, in Canada, motiva il suo provvedimento, senza dare ulteriori spiegazioni. In una nota, assicura comunque che si farà tutto il possibile per aiutare il laboratorio di Rio a risolvere i propri problemi e nel contempo garantire gli atleti impegnati nelle Olimpiadi e nelle Paralimpiadi che i test saranno corretti e completi.

Per una Olimpiade che nasce sotto i cattivi auspici della esclusione per sospetto doping degli atleti russi di atletica leggera e del sollevamento pesi – e per lo stesso motivo mancheranno anche i pesisti di Bielorussia, Bulgaria e Kazakhstan -, la decisione della Wada è un ulteriore colpo alla credibilità dello sport, anche se l’intenzione è esattamente opposta.

Intanto, tutti i campioni attualmente giacenti presso il laboratorio di Rio saranno trasferiti in altri centri accreditato in giro per il mondo e lo stesso, presumibilmente, dovrà accadere per i campioni raccolti durante i Giochi, perchè difficilmente il laboratorio riotterrà l’accredito in tempo.

Da mesi il Ladetec/UFRJ era tornato nel mirino della Wada, ma non è la prima volta che ne subisce le attenzioni. La prima sospensione risale al 2012, quando la struttura carioca rimase ‘chiusa’ per un mese. Nell’agosto 2013 un nuovo stop, sempre perche’ non c’era corrispondenza con gli standard minimi richiesti.

Ai Mondiali di calcio 2014, tutti i campioni furono spediti al laboratorio antidoping Wada di Losanna per effettuare i controlli, con costi elevatissimi che a quanto pare si ripeteranno, moltiplicati, per i Giochi, anche se dovessero essere scelti laboratori più ‘vicini’. Quelli accreditati dalla Wada si trovano a Los Angeles e Salt Lake City negli Usa, Bogotà, L’Avana e Città del Messico.