Youth League, Roma-Chelsea: Daniele Verde e Sanabria per la finale

Pubblicato il 10 Aprile 2015 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA
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Verde nella foto LaPresse

ROMA – La Roma Primavera sogna la conquista della Youth League, ovvero la Champions League per le formazioni giovanili. La squadra di Alberto De Rossi, rinforzata dai rientri di Daniele Verde e Sanabria, sfiderà il Chelsea in semifinale. Ne parla La Gazzetta dello Sport con l’inviato Vincenzo D’Angelo.

La Youth League è troppo giovane per pensare a come sarebbe stato vedere Totti, De Rossi o Florenzi, sbocciati dal vivaio della Roma, giocarsi la Champions giovanile da future stelle. Capitan Totti magari non ci sarebbe stato, lui che a 16 anni brillava già in Serie A. Ma forse De Rossi e Florenzi avrebbe potuto puntare al titolo di campioni d’Europa. Ma oggi a Nyon contro il Chelsea, sarà l’altro De Rossi, papà Alberto, a giocarsi un posto per la finalissima di lunedì, sperando che l’esperienza da leader del figlio Daniele abbia aiutato i suoi ragazzi nell’ultimo step di crescita. A guidare l’assalto alla Champions dei piccoli sarà Daniele Verde. Ma con lui ci sarà tutta la batteria dei baby nel giro della prima squadra di Rudi Garcia. Da Sanabria a Pellegrini, passando per Marchegiani, Calabresi e Vestenicky.

Eccoli gli uomini chiave della Roma in vista delle Final Four continentali. Gli ultimi mesi di Verde sono sotto gli occhi di tutti, ma in pochi sanno che lo scorso anno il folletto napoletano faticava – e tanto – a trovare spazio in Primavera: appena un gol in 312’ in campionato, poche gare dall’inizio e qualche spezzone. Poi l’esplosione in questa stagione, con l’assist a Ljajic a Cagliari a fare da ciliegina. Sanabria non sta benissimo e potrebbe essere la carta vincente da giocare a match in corso. L’ex Barcellona ha numeri incredibili e, come Verde, è più di un lusso in Primavera. Ma il richiamo della Champions – seppur giovanile – dà stimoli enormi. I guai fisici di Sanabria potrebbe dare una maglia da titolare a Vestenicky, l’uomo dal gol nelle vene. Segna sempre e in tutti i modi. Col City è stato decisivo, entrando proprio per Sanabria. E pensare che a gennaio 2014 era arrivato sottotraccia, il colpo giovane era Berisha, che non ha lasciato segno.

I quarti col City hanno poi consacrato Pellegrini, forse l’uomo di maggior talento in mezzo al campo, autore di un gol da fuoriclasse. E non è un caso se Garcia a Cesena lo ha fatto debuttare in A. Eppure due anni fa a Pellegrini fu tolta l’idoneità sportiva per un’aritmia cardiaca. Ma l’incubo è durato pochi mesi, Federico s’è ripreso la Roma – e l’Under 19 – con gli interessi. Nel 2-1 al City, però, non bisogna dimenticare Marchegiani, autore di tre grandi parate. Vedere il figlio di Luca (per anni simbolo della Lazio) vestire di giallorosso può sembrare strano, ma oggi è più strano sapere che il ragazzo non è ancora sotto contratto malgrado una super stagione, con la palma di man of the match presa ad Amsterdam contro l’Ajax, con un rigore parato nei 90’ regolamentari e un altro decisivo nella sfida ad oltranza. E poi c’è Calabresi, il leader difensivo.

Arturo è cresciuto tantissimo in forza fisica e personalità. Ed è probabile che sia proprio lui il prossimo Primavera a debuttare in A. Super Chelsea – Ma ora nella testa dei ragazzi giallorossi c’è solo il Chelsea. Quella di Viveash è una super squadra che ha vinto 7 delle 8 partite disputate, grazie al miglior attacco (29 gol fatti) e alla miglior difesa (4 reti al passivo), e soprattutto ai gol di Solanke, capocannoniere della Youth League con 9 gol. Solanke ha già esordito con Mourinho e trascinato l’Inghilterra U17 sul trono d’Europa. Ma era il 2014. Anno nuovo, vita nuova. È quello che sperano a Trigoria. La Roma ha i numeri per l’impresa.