YOUTUBE Roberto Donadoni attacca Alessandro Costacurta: “E’ da pazzi dire che non c’era il rigore”

Pubblicato il 29 Gennaio 2018 - 19:43 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Roberto Donadoni attacca Alessandro Costacurta: "E' da pazzi dire che non c'era il rigore"

YOUTUBE Roberto Donadoni attacca Alessandro Costacurta: “E’ da pazzi dire che non c’era il rigore”

MILANO – Duro scontro verbale tra Roberto Donadoni e Alessandro Costacurta nel post partita di Sky Sport. L’allenatore del Bologna si è presentato in diretta tv visibilmente alterato per i torti arbitrali subiti e quando Alessandro Costacurta ha messo in dubbio il rigore non concesso ai rossoblù per il mano di Kalidou Koulibaly ha perso definitivamente la calma: “E’ da pazzi dire che quello non è rigore“.

“Un rigore del genere ti viene dato solo dall’ottavo posto in su, dall’ottavo in giù no. Mi sembra di vive in un altro pianeta”. Roberto Donadoni, è furente per le decisioni dell’arbitro in favore del Napoli, con il penalty confermato dalla Var per un tocco di Masina su Callejon e la mancata concessione del rigore per un mani in area di Koulibaly. “Sono valutazioni che mi fanno sorridere, per non dire altro – aggiunge il tecnico del Bologna -. Certi episodi ti fanno venire il magone”.

“Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, diciamo che l’arbitro non voleva perdere tempo con la Var dando modo di sfruttare il suo metro di valutazione. Può anche fischiare rigore, fischia anche su Koulibaly che la prende con la mano, poi vai alla Var e dici se l’ha presa con ginocchio o ombelico. Queste sono valutazioni che mi fanno sorridere”, ha detto ancora un Donadoni amareggiato a Sky. “Abbiamo chiesto delucidazioni all’arbitro – aggiunge -, lui ha detto che non può valutare l’intensità, ma se non valutiamo l’intensità del contatto allora è chiaro che si fischia sempre rigore perché il contatto c’è sempre. Lui, a domanda precisa, ha risposto che non può valutare l’intensità. Se Koulibaly ha la mano dietro la schiena, come spesso si dice che in area non bisogna fare volume, ma la palla gli sbatte sulla mano e se non tocca la mano dopo va in porta. Sarebbe stato solo gol, niente di particolare. Si vede che il braccio cambia direzione perché l’impatto è abbastanza forte. Mi sembra di vivere in un altro pianeta quando vedo queste cose”. “Ci sono quel paio di episodi che ti mettono rabbia – conclude Donadoni -, poi penso che un rigore del genere dall’ottavo posto in su viene dato e dall’ottavo in giù no. Lui fischia il calcio di rigore in entrambe le situazioni, poi valuta alla Var e può annullarlo o darlo, e invece da una parte fischia e dall’altra no: è questo che non va”.

E’ tutto sulle polemiche per il fallo da rigore di Masina su Callejon il dopogara di Napoli-Bologna. Un rigore che ha dato a Mertens l’opportunità di firmare il sorpasso degli azzurri e che non va a giù a Roberto Donadoni: “L’arbitro – dice – ha usato un metodo di valutazione distorto. Diciamo non voleva perdere troppo tempo con il VAR e quindi ha sfruttato il suo metro di valutazione ma se fischia il rigore sul fallo di Masina, allora fischia anche quello di Koulibaly che la prende con la mano. Queste di oggi sono valutazioni che mi fanno sorridere per non dire altro. Avrei voluto vedere come andava a decisioni invertite: non dare un rigore a noi così e darlo a loro così a loro, che non ne hanno bisogno per i valori che esprimono, è eccessivo. Questi episodi ti fanno venire il magone e ti viene da dire che un rigore del genere viene dato dall’ottavo posto in giù e dall’ottavo posto in su invece no”. E in sala stampa, ai giornalisti che gli parano di sudditanza psicologica, l’ex ct azzurro risponde: “Non dovete far dire le cose a noi, rispondete anche voi. Se c’era prima non la elimina il VAR. Ci sono tante altre situazioni, come i falli a centrocampo, in cui non interviene il VAR”.

Sarri risponde spiegando che “l’imparzialità non c’è, quando allenavo ad Empoli ho avuto la sensazione di subire dei torti con le grandi, ma questa sensazione contro il Napoli non l’ho avuta. Oggi ho avuto l’impressione che dal campo io davo rigore ed espulsione a velocità normale. In tv la trattenuta mi è sembrava un’ingenuità più che altro, ma l’arbitro lo vede e concede il rigore”.

E sulle polemiche di Donadoni per il fallo di mani di Koulibaly, il tecnico azzurro replica: “Koulibaly è troppo vicino, non può sparire. Si entra in un campo minato, la verità è quella del campo a velocità naturale o della tv?”. Sarri si concentra poi sul duello scudetto: “Puntiamo alla bellezza – dice il tecnico azzurro – non a fare paura alla Juve. E’ l’unica strada per fare risultato: l’organizzazione ci dà solidità, anche se oggi abbiamo perso per 20′ le distanze, concedendo spazi enormi e loro ripartivano”. Il tecnico azzurro ricorda anche che il Napoli ha pagato gli allenamenti più intensi nella sosta delle coppe: “Era inevitabile lavorare in questo periodo. Da agosto a 10 giorni non abbiamo mai avuto possibilità di lavorare, quindi era inevitabile fare un carico più importante del solito. Ci può costare qualcosa come brillantezza e la partita più a rischio era questa”. Ultimo passaggio su Mertens: “Dries dava sensazioni di ripresa da tempo, già col Verona. Ma anche senza gol, ci dà quel senso di bellezza che cerchiamo”.