Coppa d’Africa: tifosi egiziani picchiano tunisino. Caso politico, si scusa il premier

Pubblicato il 3 Aprile 2011 - 14:17 OLTRE 6 MESI FA

IL CAIRO – C’e’ mancato poco che l’assalto e l’invasione di campo dei supporter di una delle principali squadre egiziane, lo Zamalek, durante il match contro i tunisini dell’Africain, provocasse un vero e proprio incidente diplomatico fra due paesi che sono spesso citati come quelli che, insieme, hanno dato avvio all’ondata di rivolte popolari del mondo arabo.

Il Primo ministro egiziano Essam Sharaf si e’ scusato col ”popolo tunisimo” per l’aggressione da parte di centinaia di tifosi della squadra del Cairo, che negli ultimi minuti della partita valevole per la Champions League africana, hanno invaso il terreno di gioco, aggredendo tifosi tunisini e giocatori. Armati di bastoni e sedili divelti dagli spalti dello stadio, i tifosi dello Zamalek sono scesi a ondate dalle gradinate prima che la polizia intervenisse per arginare la gigantesca ‘bagarre’, che ha provocato, riferisce l’agenzia Mena, nove feriti, tra i quali quattro calciatori della formazione ospite.

Il presidente del club egiziano Galal Ibrahim si è scusato con la squadra tunisina ed ha accusato apertamente ”i nemici della rivoluzione del 25 gennaio”, che ha posto fine al regime di Hosni Mubarak, dei violenti scontri. Ibrahim ha affermato che si è trattato di una aggressione preparata prima del match, che lo Zamalek stava vincendo per 2-1, punteggio che però non avrebbe consentito agli egiziani di passare il turno, avendo perso la partita di andata per 4-2.

A scatenare le violenze era stato un gol della squadra di casa (sarebbe stato quello del 3-1, decisivo per passare il turno) che è stato annullato per fuorigioco dall’arbitro, poi costretto a sospendere la partita in seguito agli scontri verificatisi in campo. Sharaf, in un intervento televisivo in nottata, ha affermato che gli incidenti sono ”offensivi” e che sara’ aperta una inchiesta. Scuse sono venute anche dal ministro degli esteri egiziani Nabil el Araby, che ha chiamato il suo omologo tunisino Mohamed Mouldi Kefi, il quale, ha spiegato el Araby, le ha accettate. Il Premier egiziano ha anche annunciato che discuterà con il capo del consiglio nazionale dello sport la possibilita’ di una sospensione della premier league egiziana. Segni di solidarietà verso i tunisini si stanno moltiplicando sul web, dove è stata convocata per oggi pomeriggio una manifestazione di solidarietà davanti all’ambasciata tunisina al Cairo.