Andrea Chénier fa il pieno di applausi al Teatro dell’Opera di Roma

di Francesca Cavaliere
Pubblicato il 22 Aprile 2017 - 18:20| Aggiornato il 13 Maggio 2017 OLTRE 6 MESI FA
Andrea Chénier fa il pieno di applausi al Teatro dell’Opera di Roma

Andrea Chénier fa il pieno di applausi al Teatro dell’Opera di Roma

ROMA-  Il calore di un lungo e incessante applauso finale ha fatto sentire in maniera inequivocabile la soddisfazione del pubblico che gremiva il Teatro dell’Opera di Roma per assistere al debutto, il 21 aprile, dell’Andrea Chénier.

Andrea Chénier, dramma storico di Umberto Giordano rappresentato per la prima volta il 28 marzo 1896 al Teatro alla Scala di Milano, è basato su una figura realmente esistita.

Nel libretto di Luigi Illica sono presenti diversi personaggi tratti, tra le altre fonti, dalla “Histoire de la sociéte francaise pendant la Revolution” di Edmond e Jules de Goncourt.

Andrè Chénier, nato a Costantinopoli nel 1762, fu membro del “club dei Feuillants” dopo la Rivoluzione in Francia durante il periodo del terrore, e venne ghigliottinato a Parigi il 25 luglio 1794, tre giorni prima di Robespierre.

L’opera di Umberto Giordano su libretto di Luigi Illica debuttata al Teatro dell’Opera di Roma ha goduto del nuovo allestimento  firmato dal regista cinematografico Marco Bellocchio, della direzione dì Orchestra  del maestro  Roberto Abbado  (nella rappresentazione del 2 maggio dirigerà il maestro Pietro Rizzo) e di un cast internazionale.

Un registra cinematografico per un’opera che aveva già in nuce delle caratteristiche cinematografiche:

“Una cosa che mi ha sempre colpito dell’Andrea Chénier – spiega il maestro Roberto Abbado – è il suo taglio cinematografico: non è un caso che, solo nove mesi dopo la prima esecuzione del 1896, sia stato proiettato per la prima volta un film in pubblico. La costruzione drammaturgica di Illica e di Giordano ha molto di quella che sarebbe stata di lì a poco la tecnica cinematografica, così come il compositore ha molto influenzato la musica da film degli anni Quaranta e Cinquanta. Quella scritta da Giordano è un’opera molto varia, in cui è presente il lirismo ma anche una passione che definirei spudorata o addirittura viscerale. Questo perché l’autore non ha ritegno a manifestare i propri sentimenti in maniera immediata, che a tratti può anche avere un effetto molto forte perché è come tagliare in un punto sensibile, molto vicino ai nervi.”

Ha detto il sovrintendente del Teatro Carlo Fuortes a proposito dell’Andrea Chénier:

“Questo titolo mancava in Teatro da 42 anni. È quindi per noi un motivo d’orgoglio riproporlo oggi con un cast di grande livello, con la direzione di Roberto Abbado, che è ormai un interprete di casa all’Opera di Roma, e con la regia di Marco Bellocchio. Avevo già apprezzato il suo amore per l’opera quando anni fa aveva messo in scena a Bari un allestimento di Pagliacci ed ero sicuro che quest’opera sarebbe stata nelle sue corde. Voglio anche sottolineare che molti nostri allestimenti sono richiesti all’estero (La traviata è stata a Valencia e poi andrà a Buenos Aires, Tosca in Giappone, Il barbiere di Siviglia, nell’allestimento di quest’estate a Caracalla, andrà tra poco ad Hong Kong) un segno anche questo della qualità delle nostre produzioni.”

Un cast internazionale dà voce ai protagonisti dell’opera. Gregory Kunde interpreta il giovane poeta rivoluzionario Andrea Chénier; Maria José Siri la sua amata, Maddalena. Ancora nel cast Natascha Petrinsky (la mulatta Bersi), Anna Malavasi (Contessa di Coigny), Elena Zilio (Madelon), Roberto Frontali (Carlo Gérard), Duccio Dal Monte (Roucher), Graziano Dallavalle (il romanziero Pietro Fléville e Fouquier Tinville), Gevorg Hakobyan (il sanculotto Mathieu), Luca Casalin (un “Incredibile”), Andrea Giovannini (l’Abate). Inoltre, dal progetto “Fabbrica”Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, Timofei Baranov (maestro di casa, Dumas e Schmidt). Maestro del Coro Roberto Gabbiani.

L’allestimento, in coproduzione con il Teatro La Fenice di Venezia, vede scene e luci di Gianni Carluccio, costumi di Daria Calvelli e movimenti scenici di Massimiliano Volpini.

 

Teatro dell’Opera di Roma

Andrea Chénier

Venerdì 21 aprile (ore 19.30), domenica 23 aprile (ore 16.30), mercoledì 26 aprile (19.30), venerdì 28 aprile (ore 19.30), domenica 30 aprile (16.30) e martedì 2 maggio (ore 19.30).

Per informazioni: www.operaroma.it