Einstein, Manzoni, Verdi, Edison… Quando il genio è un somaro a scuola

Pubblicato il 10 Ottobre 2012 - 11:43 OLTRE 6 MESI FA
Albert Einstein

ROMA – Albert Einstein non ammesso al Politecnico. Alessandro Manzoni “svogliato e insofferente”. Charles Darwin “allievo distratto. Giuseppe Verdi non ammesso al conservatorio. La storia è piena di di geni che in classe a scuola erano in realtà dei “somari”. L’ultimo premio Nobel per la Medicina, John Gurdon, giudicato al liceo troppo stupido per fare lo scienziato, ne è solo l’ultimo esempio. Da Einstein a Mozart, da Stephen Hawking a Marherita Hack, la storia insegna che non sempre una disastrosa carriera scolastica è “sintomo giusto”. Ecco alcuni esempi.

Albert Einstein. A 16 anni fu bocciato all’esame di ammissione al Politecnico di Zurigo. Ma in fisica e matematica ha sempre avuto voti alti.

Wolfgang Amadeus Mozart. Solo per un pelo, a 14 anni, passò l’esame di ammissione all’Accademia Filarmonica di Bologna.

Alessandro Manzoni. I maestri dei collegi religiosi in cui fu costretto a studiare lo descrivevano come un allievo svogliato e insofferente.

Stephen Hawking. All’università studiava non più di un’ora al giorno e si annoiava a morte. Nonostante questo è diventato il maggior esperto di buchi neri al mondo.

Charles Darwin. Agli esami universitari preferiva le battute di caccia e l’equitazione. Rischiò di dover intraprendere la carriera religiosa.

Margherita Hack. A causa di un dissidio con l’insegnante di matematica, l’astrofisica fiorentina venne rimandata in terza media.

Giuseppe Verdi. Non venne ammesso al conservatorio di Milano per aver superato i limiti di età e per la scorretta posizione delle mani sul pianoforte.

Thomas Edison. Aveva difficoltà di udito e anzichè studiare vendeva giornali e dolci sui treni. E’ lui che tuttavia registrerà il brevetto della lampadine elettrica a incandescenza.

Michael Faraday. Smise di andare a scuola e imparò lavorando come apprendista da un libraio.

Craig Venter. Vela e surf lo appassionavano più degli studi, e le sue pagelle del liceo erano piene di C e D.