Pago bancomat? Non in Vaticano. Ai musei solo contanti, ombra riciclaggio

Pubblicato il 3 Gennaio 2013 - 09:04 OLTRE 6 MESI FA
Città del Vaticano: bancomat esterni bloccati. Il sospetto del riciclaggio

ROMA – Nella Città del Vaticano i bancomat esterni sono bloccati da martedì 1 gennaio. Funzionano solo le tessere Ior: bancomat e carte di credito del circuito mondiale sono inabilitate dalla Banca d’Italia. Per la Santa Sede si tratta di uno stop dovuto a motivi tecnici. Ma intanto gli unici pagamenti ammessi nella città-stato sono i contanti, gli assegni e i bancomat emessi dallo Ior. Il grosso dei servizi finanziari, gestiti da Deutsch Bank Italia, è bloccato. Il servizio svolto da Deutsch Bank Italia non era stato autorizzato, per la Banca d’Italia “non possono avere Pos di istituti italiani”.

La situazione alimenta i sospetti di un’altra misura anti-riciclaggio, nonostante, come ricordano in Vaticano, i provvedimenti riguardino emissioni di denaro tutte tracciabili per definizione.

Ma, è inevitabile, pensare a casi precedenti come al sequestro dei 23 milioni di euro depositati al Credito Artigiano dallo Ior guidato da Ettore Gotti Tedeschi poi costretto alle dimissioni. Al Vaticano, tra l’altro, sono stati riconosciuti progressi significativi per la trasparenza finanziaria: a luglio, infatti, la Santa Sede ha superato il test Moneyval (sistema europeo di valutazione). Tuttavia, questi passi avanti non gli hanno ancora fatto meritare l’inclusione nella cosiddetta “white list” dei paesi con le carte in regola in materia di anti-riciclaggio. Il Vaticano non è più nella black list, ma deve attendere ancora qualche tempo nel purgatorio di chi resta sotto osservazione. In ogni caso, chi intenda recarsi ai Musei Vaticani ci vada munito di contanti. La carta è fuori uso.